Sono ore di tensione e paura quelle che hanno preceduto l’arrivo del temuto uragano Florence e ora che ha toccato terra sulla costa orientale statunitense l’allerta resta altissima, nonostante il declassamento a categoria 1. “Soltanto perché la velocità dei venti è diminuita, l’intensità di questa tempesta è scesa ma è importante non abbassare la guardia” ha comunicato l’Agenzia Federale per la gestinoe delle emergenze.

Con i venti che soffiano a velocità superiori a 150 chilometri orari, la situazione negli stati di South e North Caroline è quella in assoluto più critica. È lì che l’uragano rimarrà per più tempo colpendo aree dove vivono complessivamente 10 milioni di persone. Anche se l’occhio del ciclone non ha ancora toccato terra, sono già 100.000 le case senza elettricità sulla costa orientale e molti degli abitanti si sono trasferiti nei rifugi dando ascolto all’appello del presidente Trump: “Vi chiediamo di andarvene, questa tempesta sarà la più grande mai vista, forse, in decenni”.

La sitauzione peggiore per adesso si è verificata nella città di New Bern dove circa 150 persone hanno dovuto cercare aiuto della polizia e dei pompieri durante questa notte. A tutti i cittadini è stato consigliato di rifugiarsi nei punti più alti delle loro case, incluso il tetto. “È stata una questione di secondi, poi la mia casa si è allagata fino alla vita, ora ci arriva fino al petto. Siamo tutti bloccati nella mansarda” ha testimoniato una donna di nome Peggy Perry.

Intanto circa 4000 dipendenti federali sono stati mobilitati per gestire l’emergenza a vari livelli. Si prevede che ci siano circa 11 milioni di pasti, 18 milioni di litri d’acqua nonché posti letto e coperte per le persone in difficoltà.

Preoccupazione sempre crescente anche per le 6 centrali nucleari che si trovano sulla traiettoria dell’uragano. La società che le gestisce tuttavia ha rassiurato sulla resistenza delle centrali a tornado, uragani e alluvioni ma il ricordo del disastro del 1999 quando un altro uragano aveva provocano la fuorisucita di detriti tossici, è ancora ben impresso nella storia di North Carolina.

Florence sta causando forti disagi anche al trasporto aereo: in tutto circa 1300 voli sono stati cancellati nella sole giornate di giovedì e venerdì. Si prevedono inoltre danni complessivi per circa 50 miliardi di dollari.