La consigliera federale responsabile del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (Datec) Doris Leuthard lascerà il suo incarico alla fine di quest’anno. Lo ha annunciato oggi Dominique de Buman, presidente del Consiglio nazionale.
Nata il 10 aprile 1963 nel Canton Argovia, Doris Leuthard si è laureata in giurisprudenza all’Università di Zurigo e nel 1991 ottenne il brevetto da avvocato. Entra attivamente nella politica nel 1993 quando diventa membro del Consiglio scolare di Muri e già nel 1999 diventa membro del Consiglio nazionale.
Dal 2006 fino ad oggi è stata membro del Consiglio federale per il PPD e ha ricoperto la carica di presidente della Confederazione per due volte, nel 2010 e nel 2017. Per i primi quattro anni della sua carriera nel Consiglio, la Leuthard ha diretto il Dipartimento federale dell’economia per poi passare al Datec che ha presieduto fino ad adesso.
Tra i suoi successi politici la Strategia energetica 2050 che prevede l’abolizione della produzione dell’energia nucleare in Svizzera, portata all’attenzione dei cittadini subito dopo il disastro nucleare di Fukushima. Importanti risultati anche nel mondo dei trasporti: la Leuthard ha infatti promosso i dossier della galleria di base del San Gottardo a la creazione dei fondi ferroviario e stradale permanenti. La più recente delle vittorie della Leuthard è stata sicuramente la sconfitta schiacciante dell’iniziativa “No Billag”. Andata male invece l’iniziativa che voleva aumentare il prezzo della vignetta autostradale a 100 franchi.
Le reazioni all’interno del partito si sono susseguite nelle scorse ore tra ringraziamenti, lodi ma anche uno sguardo sul futuro del PPD e del suo seggio: “Sono convinto che anche dopo le elezioni il partito abbia il diritto di avere almeno un seggio nell’Esecutivo federale” ha dichiarato il presidente del PPD Gerhard Pfister. Qualcuno tuttavia dovrà sostituire la Leuthard e le prime ipotesi sembrano puntare sulla vallesana Viola Amherd che tuttavia ha dichiarato che è ancora troppo presto per parlare della sua candidatura.
Parole di ringraziamento arrivano anche dal capogruppo del Partito socialista Roger Nordmann che ha dichiarato: “Doris Leuthard è una donna di Stato, è stata una ministra molto brava che ha marcato la storia recente del Paese con la svolta energetica, con l’uscita dal nucleare e con il rafforzamento delle infrastrutture”.
Lodi anche dal fronte UDC. Marco Chiesa ha parlato di lei come di una “consigliera vittoriosa che ha sempre avuto un ottimo successo” mentre il presidente UDC Albert Rösti ha commentato: “Si è sempre avuta l’impressione che Doris Leuthard si divertisse in Governo, mentre alcuni suoi colleghi perdevano energie: è questa disinvoltura che la rende simpatica!”.
Non mancano tuttavia anche le critiche e arrivano dal liberale Christian Wasserfallen che, come riporta la RSI, non ha gradito alcuni dettagli dell’operato della consigliera: “Sul fronte energetico c’è molta incertezza sul futuro, il mercato è ancora da definire e il cantiere è aperto dopo l’annuncio dell’abbandono del nucleare”.