Dopo lunga riflessione e nei tempi previsti dalle norme giuridiche, ho deciso di citare  per danni la Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana, meglio nota come RSI, e i rispettivi produttori del servizio di Fal6, per l’approfondimento sul tema della sicurezza  privata  in Ticino e il caso ”.Argo”, che mi ha visto personalmente chiamato in causa, andato in onda il 28 settembre 2017.

A tal proposito, ritengo che la mia immagine sia stata seriamente compromessa, ancor  prima  di essere giudicato da un tribunale.

Sono stato descritto come una persona squilibrata, violenta, professionalmente incapace e dedita alla corruzione, mi sono state mosse pesanti accuse, dalle quali non mi sono potuto difendere, poiché ritengo che dovrà essere la giustizia ticinese a dover far luce sull’intero caso  e non una trasmissione televisiva, le cui affermazioni non sono vere e tutte da verificare.

Alla luce di questa mia riflessione di fondo, e sicuro della mia buona fede, ho deciso di citare in giudizio l’emittente di servizio pubblico RSI, alla quale chiedo il risarcimento danni per 1,1 milioni di franchi, nonché, in secondaria sede la richiesta di stralcio dal registro professionale dei giornalisti dei due responsabili del servizio in questione, Aldo Sofia e Philippe Blanc in quanto inadempienti alle direttive relative alla Dichiarazione dei doveri e dei diritti del giornalista .

Marco Sansonetti

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Visto che siamo in argomento (Argo 1) ci permettiamo di dichiarare il nostro stupore per il “silenzio assordante” della Commissione parlamentare d’inchiesta. Le Cantonali sono vicine e tutti devono presentare le liste. L’estate è passata da un pezzo.

L’hanno voluta ad ogni costo. Ma per fare che cosa?