Per la lista dei candidati al Consiglio di Stato. Lettera aperta di Alessandro Simoneschi

“Il teatrino per la determinazione della lista provoca nella base del partito e nei possibili futuri elettori, un sentimento di disorientamento e di perdita di fiducia”

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Simoneschi propone in sostanza di “rottamare” la lista elaborata dalla Commissione cerca (Passalia), resa nota negli scorsi giorni, che aveva suscitato un palpabile malcontento in numerosi ambienti del partito.

Il PPD vive un momento di grave difficoltà e il rischio della perdita del seggio in Consiglio di Stato è reale. La lista elaborata da Passalia, di puro accompagnamento a Beltraminelli, a molti appare inadeguata ad affrontare l’emergenza. La potremmo definire “buona per un tempo di pace”.

La proposta è giunta nelle redazioni ieri sera poco prima di mezzanotte. Non ci resta che vedere, per dirla con Iannacci, “l’effetto che fa”.

Come giudichiamo questa idea? Interessante. Il suo pregio è evidente: dare una frustata al partito… ed eccitare la curiosità dei media. Ovviamente la mossa di Simoneschi (certo non un puro “colpo di testa” individuale) mette in gioco la posizione di Beltraminelli. 

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VERSO LE PRIMARIE DEL PPD

Care e cari membri dell‘Ufficio presidenziale,

Care e cari membri della Direttiva,

Care e cari popolari democratici,

È difficile riformulare oggi la propria convinta e incondizionata adesione ad un partito che nel suo nome porta quello della democrazia e, nei fatti, stenta ad esserlo fino in fondo.

Preso a tenaglia tra la difficoltà oramai storica di profilarsi e uno scandalo più o meno montato, il Partito popolare democratico sta subendo in questi giorni una ulteriore erosione di credibilità.

Il teatrino per la determinazione della lista provoca nella base del partito e nei possibili futuri elettori, un sentimento di disorientamento e di perdita di fiducia.

Non può che nascere il legittimo dubbio circa l’effettiva capacità del Partito popolare democratico di mantenere quella parte di fiducia nella popolazione ticinese necessaria per un’azione politica anche governativa.

Di fronte ad una situazione così delicata, bisogna avere il coraggio di abbandonare metodi di scelta dei candidati che consegnano a pochi una decisione così importante.

Bisogna percorrere nuove viespalancare le porte e permettere al più ampio numero possibile di membri e simpatizzanti di partecipare democraticamente alla scelta dei candidati al Consiglio di Stato.

Oltre ad avere una maggiore legittimità, la scelta diretta dei candidati presenta l’inequivocabile aspetto positivo che essi dovranno convincere e spiegare con parole chiare e semplici quale Ticino vogliono realizzare, con quali priorità, con quali risorse.

Organizzare delle vere elezioni primarie, alle quali possono partecipare tutti coloro che si riconoscono nei nostri valori e nei nostri principi, non è solo possibile (il calendario è stretto ma fattibile, vedi sotto) e necessario viste le circostanze, ma rappresenta una opportunità unica per un Partito che favorì con Joseph Zemp – primo Consigliere federale PPD della storia della Confederazione – la tanto declamata democrazia diretta svizzera.

Le primarie, oltre a scuotere una base sempre più disorientata e intorpidita, permetteranno la partecipazione di un elettorato più ampio contribuendo al coinvolgimento di persone che non solo si sono allontanate dal Partito ma pure dalle Istituzioni avendo rinunciando a recarsi alle urne.

La partecipazione di candidati che non pongono condizioni e non temono il confronto né         all’interno, né all’esterno del Partito, innescherà un cambiamento di direzione capace di rigenerare quel capitale di consenso perduto.

Le energie sprigionate, oltre a lanciare la volata in vista delle elezioni di aprile con un nuovo entusiasmo, costituiranno la condizione per garantire in Ticino un futuro duraturo ad un Partito laico di ispirazione cristiana.

Certamente v’è chi preferisce speculare sulle altrui disgrazie e sperare che nella contesa per il secondo seggio liberale radicale la peppa tencia rimanga ai socialisti. Questi ragionamenti speculativi rappresentano un rischio tanto irresponsabile quanto lo sono stati i subprimes per la crisi finanziaria del 2008.

Affrontiamo, piuttosto, il nostro futuro con coraggio. Concentriamo le nostre forze e le nostre energie per garantire al Partito e al Paese, tramite una vera scelta democratica, i migliori Candidati al Consiglio di Stato che oggi il Partito possa garantire.

Alessandro Simoneschi

Già Presidente dei giovani-democratici cristiani svizzeri

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Calendario per le primarie del partito popolare democratico

  • Venerdì 9 novembre: scadenza per l’inoltro della candidatura
  • Sabato 10 – domenica 11 novembre: verifica dei criteri formali per la candidatura
  • Giovedì 15 novembre: Inizio della campagna per le primarie
  • Sabato 19 gennaio 2019: elezioni primarie a seggio unico
  • Domenica 20 gennaio 2019: proclamazione dei candidati
  • Lunedì 28 gennaio: presentazione ufficiale delle liste
  • Domenica 7 aprile 2019: elezioni cantonali