12 novembre 2003, Nassirya, Iraq. 19 giovani soldati italiani sono impegnati nell’operazione “Antica Babilonia”, di peacekeeping: ovvero addestrare la nuova polizia irachena contro gli estremisti islamici, mantenere l’ordine pubblico e ricostruire. Alle ore 10.40 (in Italia sono le 8.40) un camion pieno di esplosivo scoppia davanti la base militare dei Carabinieri “Maestrale”.

è il carabiniere Andrea Filippa che riesce a uccidere i due attentatori, evitando che il camion esploda all’interno dell’edificio, ed evitando dunque che provochi una strage più ampia, ma esploda  all’ingresso.

19 sono  gli italiani morti: carabinieri, sottotenenti, appuntati, brigadieri; capitani, caporal maggiori e tra loro anche il regista Stefano Rolla e il cooperatore Beci, impegnati in un documentario sulla vita dei soldati all’estero.

La sede militare “Maestrale” dopo l’attentato. l’edificio era stato anche la Camera di Commercio sotto il governo Ghedafhi.

Struggente la canzone di Matteo Tarantino, per l’orchestra italiana Bagutti.

avevo cieli azzurri
Nello sguardo e dentro al cuore
Con i sogni dei vent’anni
E il tuo sincero amore
Quel giorno son partito
In divisa da soldato
Con la fiamma e il tricolore
Ma non sono più tornato
Eravamo in 19 tutti
quanti a Nassiriya
Per difendere la pace
E portar democrazia
Ma un giorno esplose il sole
per fanatica follia
E si spense la mia luce
E volò la l’anima mia
E si spense la mia luce
E volò l’anima mia
Qui davanti alla mia sposa
Avvolto dentro a una bandiera
La mia anima riposa
Per donare un’alba chiara
S’è inchinato il Presidente
Mentre suonano il silenzio
E l’applauso della gente
Sale in cielo fino a me.
Eravamo in 19
tutti quanti a Nassiriya
Per difendere la pace
E portar democrazia
Ma un giorni esplose il sole
Per fanatica follia
E si spense la mia luce
E volò l’anima mia.
E si spense la mia luce
e volò l’anima mia
Nella sabbia sotto il sole
Un bel fiore nascerà
Con il sangue e col dolore
Per un nome: “libertà”
Con il sangue e col dolore
Per un nome:”libertà”