Ci sono stati degli sviluppi nel caso del rapimento della volontaria Silvia Romano in Kenya. Sviluppi che purtroppo non hanno ancora portato al suo ritrovamento. Quattordici persone sono state arrestate in quanto complici del sequestro ma non sono gli esecutori materiali del crimine.
A rapire la ragazza lo scorso lunedì, sono stati tre uomini armati che durante il sequestro hanno ferito diverse persone, tra cui alcuni bambini.
Sin dall’inizio la polizia ha seguito due piste, la prima è quella del terrorismo islamico legato all’organizzazione criminale somala al Shaab ma ora i sospetti sembrano essersi spostati sui banditi comuni che operano sul territorio. Gli arrestati potrebbero svelare informazioni utili ma la soluzione del caso sembra essere ancora lontana. Ieri, a pochi giorni di distanza dai 14 arresti, altre 3 persone sono state arrestate dalle autorità del Kenya, secondo il capo della polizia Joseph K. Boinnet la loro testimonianza potrebbe essere cruciale nella ricerca della ragazza. Inoltre la polizia è sulle tracce di altri tre sospetti che avrebbero affittato una casa a Chakama per poi sparire con tutte le loro cose subito dopo il rapimento. Il governo ha inviato sul posto l’esercito per facilitare le ricerche.
Silvia Romani, originaria di Milano, si trovava a Chakama come volontaria per l’ONLUS Africa Milele e sembrava essere l’obiettivo preciso dei gruppo dei rapitori. Silvia si trovava sul territorio africano per la seconda volta: dopo una prima esperienza di volontariato aveva deciso di proseguire su questa strada e aiutare i bambini orfani in un remoto villaggio del Kenya dove, come confermato dal direttore dell’ONLUS Davide Ciarrapica, i volontari non risiedono in strutture protette come accade in altre località e pertanto sono molto più vulnerabili.
Il ministro degli esteri italiano Enzo Moavero Milanesi ha commentato che si tratta di un “episodio terribile che stiamo seguendo dall’inizio con l’Unità di crisi della Farnesina”. Inoltre, secondo il Corriere della Sera, anche i Carabinieri e i servizi segreti stanno lavorando con la polizia e l’intelligence del Kenya per ritrovare la volontaria.