Un incendio è scoppiato durante la notte a Soletta in un condominio al numero 40 della Wengistrasse, causando la morte di sei persone tra cui alcuni bambini. Altre persone sono finite ricoverate in ospedale.

La causa dell’incendio, iniziato in uno dei piani inferiori dello stabile, è ancora sconosciuta. Al momento del disastro c’erano più di 20 inquilini nell’edificio. All’arrivo dei vigili del fuoco, l’evacuazione della maggior parte delle persone intrappolate nelle loro abitazioni ha avuto la precedenza ma purtroppo per sei di loro l’aiuto è arrivato troppo tardi. Le vittime non sono state ancora identificate.

Il sindaco Kurt Fluri, rattristato e intervenuto la mattina stessa della tragedia, ha dichiarato che il problema non è stato tanto il fuoco quanto il fumo che si è diffuso rapidamente per tutto l’edificio e che si è dimostrato fatale, rendendo impossibile la fuga dagli appartamenti. I vicini che si sono salvati e che sono stati interpellati dai giornalisti hanno dichiarato che nell’edificio vivevano alcune persone richiedenti asilo. Il Cantone infatti aveva riservato due piani di questo condominio per ospitare dei rifugiati. “Sono terribilmente dispiaciuto, spero che i parenti infortunati guariscano presto. Alcuni bambini deceduti andavano all’asilo con i nostri figli”, ha detto il sindaco.

Un residente che aveva notato il fumo salire nella tromba delle scale verso le due del mattino, ha dato immediatamente l’allarme. Boris Anderegg, comandante dei vigili del fuoco di Soletta, afferma che dopo essere stati avvisati alle 2.10, 60 vigili erano subito accorsi sul luogo constatando che il fumo si era già diffuso ovunque.

I vigili del fuoco sono stati sottoposti a prove molto stressanti durante la notte. Molti salvataggi sono stati effettuati tramite l’utilizzo delle scale per gli occupanti ai piani superiori che chiedevano aiuto. Un residente congolese ha detto di essersi buttato fuori dalla finestra ferendosi ad un braccio, il suo compagno di stanza che aveva provato lo stesso da un piano più alto è purtroppo deceduto sul colpo. Anche una donna ha gettato giù dalla finestra il suo bambino sperando di salvarlo, purtroppo anche il piccolo è morto.

Alcuni testimoni riferiscono con orrore di aver sentito donne e bambini urlare e adulti parlare ad alta voce. Questo evento che ha coinvolto come soccorritori anche poliziotti cantonali e comunali, oltre a squadre di assistenza, è stato fisicamente e psicologicamente molto stressante per tutti loro. Il responsabile dei servizi di emergenza di Soletta ha confermato che dieci ambulanze si sono attivate per trasportare 11 pazienti in ospedale. Gli sfollati sono stati provvisoriamente ospitati nel centro di difesa civile di Schöngrün. Gli specialisti della polizia cantonale hanno iniziato le indagini.

Il Consiglio nazionale ha osservato un minuto di silenzio in omaggio alle vittime dell’incendio, esprimendo le condoglianze per il tramite del suo presidente Domenique de Buman. Mentre la città sta pensando di rendere un servizio commemorativo per i defunti dopo aver appurato la loro appartenenza religiosa.