Una nuova mostra a Venezia dell’eclettico Gabriele Morleo. L’artista, formatosi alla Sapienza di Roma, è registra e produttore (nel 2005 ha fondato la casa di produzione cinematografica indipendente “Koyaanisqatsy” con la quale ha prodotto e diretto la docufiction “Gramsci, film in forma di rosa” girato all’interno della Casa Circondariale di Turi con protagonisti gli stessi detenuti; nel 2012 ha diretto con Federico Cavallini il critofilm “Gli dei Partono. Documentazione di un lavoro”), vicepresidente del collettivo “Carico Massimo” fondato a Livorno con altri artisti, è attivo con mostre personali e collettive, (” Cross my present”collettiva curata da Veronica Vitali per  Punto temporary gallery Macerata, 2014,” Portafortuna” collettiva realizzata da Spazio Y, Roma, 2014,“Imaginary Landscape”collettiva realizzata dal“Centro per l’arte Contemporanea Luigi Pecci”Prato, 2015, “La Macchina Mondiale” nPalazzo Caetani, Cisterna di Latina,2016,”Resumé”collettiva realizzata da Carico Massimo, Livorno,2016,”Spa(M)”personale curata da Ambra Abbaticola per ilLaboratorio Urbano ExViri, Bari, 2017, performance “MADRE”realizzato per La città delle donne(Monastero di San Benedetto, Conversano) e seminarista: nel maggio del 2017 è stato invitato dall’Accademia di Belle Arti di Catania a tenere un seminario di due giorni su l”mestiere dell’artista”.

Save the Date: Venezia, 15 dicembre. Si avrà infatti l’inaugurazione del nuovo progetto dell’artista Gabriele  Morleo:  “LA RELIGIONE DEL MIO TEMPO” al Museo Bucintoro ai Magazzini del Sale, Il prestigioso luogo, polo dell’arte contemporanea di Venezia, fu già suggestiva cornice dell’Antibiennale di Giorgio De Chirico. 

La mostra, pensata come il primo tomo di una “trilogia lagunare”  intitolata “Per il resto sarò in Italia, quasi certamente a Venezia”, indaga il difficile rapporto fra l’uomo e i temi più amari della sua esistenza: la morte, il dolore, la malattia; la ricerca dell’artista si inabissa fin nell’ambiguo rapporto con il sacro, mal inteso come balsamo utile a restituire senso ad esistenze assenti e distratte.

Come riaprire un “dialogo” fra l’umanità e il suo profondo? come rendere trasparente la comunicazione, rendere concreto il rapporto di cura implicito in ogni culto?

Morleo prova a farlo attraverso quasi venti lavori esposti: le opere si susseguono come le volte ardenti di una cattedrale, tracciando un sentiero che passa per le tifoserie di un’umanità smarrita, per i circhi grotteschi degli show televisivi; un percorso costellato di  enigmatiche radiografie mediche, piume che divengono novelle Golia, immagini sacre che, stanche di starsene nelle loro edicole votive, evadono per tornare ad essere non “per l’uomo” ma “con l’uomo”; tutto questo radunato in un ambiente dove la luce non ha più nulla di prevedibile e dove l’opera d’arte pretende riconoscenza dal suo fruitore.

In questa ricerca non può mancare  Venezia: bella e, al tempo stesso martire, la città immobile diventa la lente deformante di Gabriele Morleo, che affila dunque la lama polemica, ma al contempo ironica, che caratterizza la sua produzione artistica- qualcuno ricorderà Finale di Partita” (2016): la scacchiera ove si gioca una sfida ormai spenta: quella della lotta di classe, o il pennello “spiaccicato” sul volto di Hitler – Una Venezia soffocata dagli annunci pubblicitari, sommersa dalla marea , torchiata dalle ruote  dei carrelli.

E se nella città più bella del mondo, tutto sembra necessariamente doversi trasformare in profitto, Morleo sceglie di ri- trasformare tutto in oggetto di culto, portandolo  in salvo a bordo di quella  lignea arca che egli scorge nei locali del “Museo Bucintoro”.

“La religione del mio tempo”, però, non è solo una mostra “su Venezia”: è soprattutto una mostra “per Venezia”, una  preghiera laica, quella di Morleo, “laica” nel suo senso etimologico: una preghiera “del popolo”.

 

"LA RELIGIONE DEL MIO TEMPO"

Artista: GABRIELE MORLEO

Opening: SABATO 15 DICEMBRE h.18.30

Luogo : MUSEO BUCINTORO

MAGAZZINI DEL SALE

DORSODURO,263

VENEZIA
Periodo: 15 DICEMBRE -3 GENNAIO 2019

MorleoStudioArt

 

T +39 3403214380

morleostudioart@gmail.com                     #lareligionedelmiotempo  #morleo

 

a cura di C.F.