Tema in classe: “Siamo tutti stranieri”. Il maestro è (ipotizzo) “politicamente corretto” e ci tiene a mettersi in luce.

Chissà come avrà reagito la classe. Forse assecondando. Ma una ragazzina ha un moto di resistenza e, coraggiosa, scrive: “Sinceramente non sono d’accordo con questa affermazione, poiché i confini esistono, le bandiere esistono, l’amore per la patria esiste”.

“Quando passo sotto il maestoso Colosseo, quando cammino davanti all’Altare della Patria, il mio cuore viene trafitto da un sentimento di appartenenza”.

Per una volta è andata buca. Questo avveniva a Roma, naturalmente.