Se “stranezze” non piace, propongo in alternativa “particolarità”.

Diana Segantini è una dirigente importante della RSI. Se vi prendete la briga di consultare l’Organigramma la trovate addirittura al terzo posto, dopo il “grande capo” Canetta e la “numero due” Folletti.

Ora, le dimissioni “improvvise” (ricordo però, in modo purtroppo vago, una frase abbastanza esplicita  in un articolo dell’avvocato Tettamanti di alcuni mesi or sono) di una figura di tale rilevanza sono, o dovrebbero essere, una notizia di interesse pubblico.

Vero? Ma, concretamente, ieri quasi nessuno l’ha data. Non so perché. Un motivo ci sarà.

NOTA. La notizia è stata diffusa internamente all’azienda tramite “intranet” il giorno 14. Così mi è stato detto.