INTERROGAZIONE

Lo scorso 26 aprile 2018 il Municipio di Lugano ha inaugurato il primo Giardino dei Giusti in Svizzera al Parco Ciani. Un’iniziativa lodevole all’interno del progetto “Lugano Città aperta” che ha visto l’intervento del Consigliere Federale Ignazio Cassis, del nostro Sindaco Marco Borradori, del Consigliere di Stato Claudio Zali, di Moreno Bernasconi, presidente della Fondazione Spitzer, della giornalista Viviana Kasam, del Rettore dell’USI Boas Erez, e la partecipazione di molti cittadini per assistere e condividere questo bellissimo gesto.

È di questi giorni la testimonianza di Liliana Segre davanti a centinaia di ragazzi che hanno ascoltato, in silenzio, un racconto forte, intimo e drammatico, per capire e dire “MAI PIÙ”.

Il gesto di creare un Giardino dei Giusti è proprio quello di significare l’importanza del ricordo di coloro che si sono battuti contro ogni forma di ingiustizia a costo della loro vita, per far capire quanto sia fondamentale stare dalla parte giusta della Storia ed evitare che simili tragedie si ripetano. Oggi viviamo in una società aggressiva nel linguaggio e non solo, dove cresce la diffidenza del diverso, le rivalità, le contrapposizioni e le ostilità. È compito di uno Stato evitare che tutto scivoli verso una china pericolosa.

Il bellissimo gesto della Città di Lugano nella creazione del Giardino dei Giusti era l’inizio di un percorso e di una promessa. Ma sembra essere rimasto fine a sé stesso. Attraversando il Parco Ciani non vi è alcun cartello che segnali il Giardino dei giusti e passandoci non attira particolare curiosità ed attenzione dei passanti. Inoltre, la stele è illeggibile, così come i singoli cartelli che indicano a chi dovrebbe essere dedicato l’ulivo. Le targhe sono talmente piccole che anch’esse non sono leggibili. Sono targhette uguali a qualsiasi altra presente nel Parco che indicano il nome della specie degli alberi. Delle quattro targhette una manca. Tutti coloro che passano davanti nemmeno si fermano. Anzi a causa della mancanza di una recinzione adeguata, vi si fermano i cani, la gente cammina fra le aiuole, sia chi passeggia sia chi fa jogging.

Una situazione poco edificante per la nostra Città rispetto agli impegni presi nel sensibilizzare i cittadini giovani e meno giovani. Fra poco più di un mese, il 27 gennaio, si celebrerà come ogni anno il Giorno della Memoria. Cosa possiamo dire di aver fatto?

Per questo chiediamo all’Onorevole Municipio

  1. Dopo la giornata dell’inaugurazione quali altre iniziative ha promosso il Municipio di Lugano per valorizzare la presenza del giardino dei giusti?
  2. Quali iniziative intende promuovere per la prossima Giornata della Memoria, il 27 gennaio 2019? Sono disponibili anche in italiano numerose esperienze didattiche e film sulla Shoah e sulle persecuzioni
  3. Quante scolaresche del Comune di Lugano rispettivamente del Cantone hanno visitato il giardino dei giusti?
  4. Quali iniziative per promuovere un maggiore avvicinamento più qualificato fra i giovani e il giardino dei giusti?
  5. Quali iniziative urgenti possono essere messe in atto per dare una sistemazione più decorosa al Giardino dei Giusti in modo che sia anche più visibile (magari una bella tavola illustrativa con un testo di spiegazioni)?

In attesa di una vostra rigorosa e puntuale risposta ringraziamo e porgiamo distinti saluti.

Morena Ferrari Gamba; PLR
Martina Caldelari, PLR
Ugo Cancelli, PLR
Luca Cattaneo, PLR
Tobiolo Gianella, PLR
Urs Luechinger, PLR
Petra Schnellmann, PLR
Karin Valenzano Rossi, PLR
Giovanna Viscardi, PLR
Federica Zanchi, PLR
Simona Burri, PS
Carlo Zoppi, PS
Tiziano Galeazzi, UDC
Giovanni Albertini, PPD
Benedetta Bianchetti, PPD
Michele Malfanti, PPD
Jacques Ducry, Indipendente