Palermo. Spezza il cuore la notizia di tanta immane crudeltà da parte di un balordo, sedicenne rumeno. “l’ho ucciso per 25 euro, a sprangate” racconta agli investigatori con una freddezza agghiacciante. Con lui un complice, di 11 anni.

Li chiamano minorenni, e per loro invocano lo sconto della pena. Ma si possono forse applicare categorie giustificazionaliste per un crimine così efferato? Che importa l’età di chi l’ha compiuto? Costui è un criminale, e in carcere dovrebbe rimanere fino alla fine dei suoi giorni.

Aid Abdellah, 56 anni, senzatetto di origini tunisine ma nato in Francia e cresciuto in Italia, era conosciuto da tutti come Aldo, un clochard gentile che non chiedeva mai nulla a nessuno “e aveva tanto da raccontare”. Tutti erano felici di offrirgli una brioche o un bicchiere di latte.

Tre giorni fa un rom di sedici anni lo ha aggredito, forse dopo un banale litigio pretestuoso, per rubargli, come da scommessa, pochi euro e il telefonino. Poi lo ha colpito, con una sprangata in faccia.

Una crudeltà inaudita, ripetono gli inquirenti.

Elios, il gattino rosso che era sempre con Aldo, ha vegliato il corpo del suo padrone per ore. Ora è orfano.

Aldo con Elios