Un Santo Stefano alternativo, per il 45esimo presidente degli Stati Uniti. Donald Trump, il 26 dicembre, è volato in Irak, per una probabile connessione con l’annuncio dato il 19 dicembre riguardo al ritiro delle truppe americane dalla Siria.

La notizia del disimpegno militare in un’area per nulla pacificata, con focolai dell’Isis, ha destato non poche preoccupazioni nella Russia di Putin (e nella Turchia di Erdogan).

L’obiettivo del disimpegno militare potrebbe certamente far discutere, non certo per le condizioni psicofisiche dei soldati, quanto piuttosto per l’incolumità (e gli interessi) delle altre potenze mondiali.