Le grandi passioni surrealiste nei sogni del personaggio italiano di Valentina

Valentina è molto più di un personaggio, Valentina è il mondo onirico ideato in una serie di fumetti italiani disegnati da Guido Crepax e che in quei lontani anni ’60 contenevano un po’ tutto: il cinema- con le inquadrature taglio surrealista, soprattutto nella descrizione dei “viaggi onirici” e dei sogni; il fumetto che si rivolgeva chiaramente ad un pubblico adulto; la pubblicità con quell’essere ammiccante ed originale e la passione per un’idea “seriale” della grafica del fumetto che ha fatto un pò poi la sua fortuna, in italia ed oltre con quella tipica disposizione delle vignette della tavola: nasce la graphic novel.

Non arriva quindi certo inaspettato nè la mostra a lei dedicata nella città italiana di Bassano del Grappa nè il nuovo libro, appena uscito a tiratura limitata e pubblicato evidentemente non tanto per rendere esplicitamente omaggio al disegnatore, ma proprio a quella prima edizione della graphic novel (datata 1978), che vide per la prima volta protagonista Valentina in quanto tale.

Fino al 15 Aprile 2019 quindi, presso il Museo Civico di Bassano del Grappa (Vi) si svolgerà la mostra “Valentina. Una vita con Crepax” .

Mostra a cura dell’ Archivio Crepax in cui la Valentina, è la donna di “una” vita, ma al tempo stesso, una come tante, in uno spaccato di un’epoca che fondamentalmente, non esiste più ma che ha segnato il passaggio di intere generazioni per i sogni che ha generato. Come recita il comunicato stampa “Chiara Casarin, direttore dei Musei Civici di Bassano del Grappa, e Giovanni Cunico, Assessore alla Cultura del Comune, spiegano il perché di questa mostra bassanese:

“Valentina è una delle icone femminili più affascinanti della storia del fumetto italiano. Il suo creatore, Guido Crepax, sarebbe stato il più ambito ospite nella nostra commissione per la Biennale di Incisione e Grafica Contemporanea che si terrà nella primavera del 2019 che questa mostra vuole anticipare nella stessa sede (la Galleria Civica dei Musei di Bassano del Grappa) e con un omaggio, una dedica al grande autore internazionalmente ammirato. Il progetto espositivo è stato concepito dai tre figli di Crepax ad hoc per questa occasione e si conferma come momento di produzione culturale rivolta al pubblico più ampio e vede il suo focus nel lavoro di un artista contemporaneo volto alla valorizzazione delle tradizioni e del genius loci a partire dalle collezioni dei Remondini, con le loro stampi popolari, per arrivare alla sesta Biennale che ormai è un appuntamento consolidato della città sul Brenta”.

Una mostra unica quindi, al fine della valorizzazione di un intero territorio. Si affianca alla mostra, anche l’uscita, in una limited edition, del libro edito da Skira editore, quello di “Lanterna Magica”, che è un libro che ne racchiude tanti. Dal forte impatto visivo essendo di grande formato, sicuramente; che come recita il comunicato stampa : ” è impreziosito da tre diverse serigrafie – Imitazioni, Riflesso e Bambole -numerate e autenticate dall’Archivio Guido Crepax e da una tavola artistica espressamente realizzata ed autografata da Lorenzo Mattotti. E con una storia, tutta da raccontare. La storia, interamente disegnata da Crepax, è esempio di grafica modernissima e di ambientazioni e contesti fuori dalle dimensioni storiche”.

Non stupisce quindi, sfogliandolo, scoprire che quella prima edizione era stata introdotta da un testo di Gillo Dorfles, e che anche in questa limited edition viene riportato integralmente. Concludendo quindi, ben oltre le 216 pagine dell’opera , che sono state stampate su preziosa carta avorio, è il fatto che il volume sia tirato in sole 300 copie e diviso in tre varianti caratterizzate, ognuna, da una serigrafia autenticata a colpire. Il formato scelto della scatola a pozzetto, interamente rivestita in tela evoca quindi una certa preziosità dell’oggetto , cosa che rimanda poi anche ad ogni singola serigrafia, che è inserita in una cartella rivestita in tela posta sopra il volume. Insomma, Valentina oltre Valentina. Per ricordare una volta di più e qualora ce ne fosse bisogno, che i sogni sono preziosi come scrigni, ricchi sicuramente di quella passione (surrealista?) che è il mondo dell’eros di Crepax e di una intera generazione che non aveva avuto bisogno di imparare (si imparare) a sognare.

Cristina T. Chiochia