Denti, escluso due giorni prima dalla lista PPD (suo partito d’origine) a causa del veto di Beltraminelli, ha bussato in extremis alla porta dell’UDC. In tempi per forza di cose rapidissimi la Direttiva, ma solo a maggioranza, aveva accettato la sua candidatura.

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Lo spunto più interessante del Congresso è venuto alla fine, e noi dalla fine incominciamo. Certo, avevamo ascoltato il discorso approfondito del capogruppo in Gran Consiglio Sergio Morisoli, sempre più “ideologo del partito”, e l’intervento del consigliere di Stato leghista Norman Gobbi, amatissimo dal popolo UDC e spesso presente agli eventi democentristi.

Una decisione importante sui circondari è stata presa, con conseguenze rilevanti. Ne parleremo dopo.


Dunque si arriva alla presentazione della lista per il parlamento, quasi completa di 90 nomi. Nella lista c’é un nome nuovo (benché preannunciato da una serie di miniscoop, questione di 24 ore), un nome importante, il dottor Franco Denti, presidente dell’Ordine dei medici. Denti politicamente è estroso e alquanto “ondivago”. Nasce PPD ma poi (forse incompreso dal partito) subisce il “fascino discreto” del Sabaudo ed entra nei Verdi. Ricordo come se fosse oggi la conferenza stampa che i due allestirono al Canvetto luganese e spero di ritrovare una bella intervista che gli feci allora. Ve la farò leggere.

Poi Savoia crolla, molla la politica e torna (felice) a Comano. Denti (con Tamara Merlo e la brava violinista Maristella Patuzzi) viene espulso dal partito dei Verdi ma resta in Gran Consiglio. Il resto è storia degli ultimi giorni o addirittura delle ultime ore. Denti tratta per un ritorno al suo vecchio partito, il PPD. Semaforo rosso. Egli dichiara a Ticinonews, che titola alla grande:

“Beltraminelli non m’ha voluto!

Segue una una “spiegazione” non chiarissima, soprattutto a chi non sia un conoscitore dei meandri della politica democristiana. Chiederemo lumi.

“Esponenti importanti del PPD non vedevano di buon occhio il mio ritorno. Potrei fare una lunga lista. Ma su tutti Paolo Beltraminelli, il quale pensava che una mia candidatura alle cantonali avrebbe messo in discussione la possibile candidatura di Michel Tricarico alle prossime elezioni municipali di Lugano. Cosa che non mi interessava minimamente, ma tant’è…”

NOTA. Il presidente della Sezione luganese del PPD ha protestato contro questa formulazione, che ha definito inveritiera. Noi registriamo la sua protesta. Ma Chiesa ha detto che Beltraminelli aveva posto il veto. Tricarico non è stato nominato.

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Ora il medico è qui, in sala, davanti al popolo UDC. Bisogna soppesare il pro (evidente) e il contro (evidente). La palla è nelle mani di Marco Chiesa, presidente del giorno, abile e astuto.

Dalla sala viene richiesto un voto specifico sulla candidatura Denti (era giusto e doveroso farlo). Prende la parola Lara Filippini, granconsigliera di Lugano. Emozionata, ma coraggiosa e decisa si pronuncia contro la candidatura Denti.

“L’UDC non può essere un refugium peccatorum. Non può essere un partito dove si va solo perché fa comodo. Se ier l’altro il PPD gli avesse fatto la grazia, il dottor Denti non sarebbe qui!”

Anche Tuto Rossi ha dato man forte a Lara, esprimendo chiare riserve sulla candidatura Denti.

Chiesa, che non ha avuto vita facile, si è dato da fare per illustrare tutti i vantaggi di una candidatura Denti. Ha anche detto: “Ha sempre votato come noi”. A questo punto uno potrebbe domandarsi che bisogno avesse di stare nei Verdi. Ma Savoia, si sa, era un incantatore di serpenti.

Al voto Denti è passato con 45 Sì, 11 No e 19 astensioni (che giudichiamo equivalenti a un No). Non proprio una passeggiata. Sarebbe stato interessante l’esito di un voto segreto.

L’esito della vicenda può essere visto come una vittoria personale di Marco Chiesa, al momento la personalità più in vista nel partito, che – come lui stesso ha tenuto a sottolineare – ha buone e strette relazioni con Denti. Vittoria comunque faticosa e incerta, perché potrebbero esserci conseguenze e ripercussioni.

In conclusione, a meno di un “miracoloso” successo (sperare si può sempre!) il 7 aprile non ci sarà posto per tutti. “No tu no!” cantava Iannacci (che comunque era uno di sinistra).

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Una decisione importante era stata presa in precedenza, ed esattamente questa. Come tutti sanno l’UDC per il Gran Consiglio ha sempre corso suddivisa in due circondari, Sopra e Sottoceneri. Nel 2019 correrà invece suddivisa in quattro circondari. Mendrisio, Lugano, Bellinzona, Locarno. Il voto è stato abbastanza netto, mentre in dicembre il Comitato cantonale aveva emesso un sorprendente verdetto di perfetta parità.

Ogni circondario otterrà automaticamente un deputato, indipendentemente da quanti voti raccolga. Non resterà a mani vuote.

Se l’UDC conseguirà 6 eletti (ad esempio) il quinto andrà al circondario più forte, certamente Lugano. Il sesto verosimilmente a Locarno, o ancora a Lugano, secondo il principio della maggior frazione.

La mattinata di Porza, con le sue decisioni, è stata particolarmente minacciosa per i deputati del Luganese ed è presto detto perché. Pamini, Filippini e Galeazzi si ripresentano; poi c’è Marchesi presidente del partito e candidato al Consiglio di Stato sulla lista Lega-UDC; infine è sopraggiunto, da poche ore, Denti.

Uno (ma non ricordo chi) ha persino esclamato: “I deputati di Lugano sono tutti fuori!” Un’altro, sentimentale, si è lasciato sfuggire: “Sto scrivendo la mia lettera d’addio al Gran Consiglio”.

Sulla terra non vi è nulla di eterno.

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Il presidente della Sezione PPD di Lugano Angelo Petralli ha protestato contro la notizia (da noi ripresa in copia-incolla da Ticinonews) circa un veto di Beltraminelli a danno di Denti. In sostanza . afferma Petralli – non c’è niente di vero.

Per correttezza diamo la parola a Petralli, che ha accettato di rispondere ad alcune domande.

Francesco De Maria  Dunque non è vero che Paolo Beltraminelli ha posto il veto a una candidatura PPD del dottor Denti?

Angelo Petralli  Il dottor Denti aveva richiesto, invero in modo tardivo quando la lista era già stata allestita, di figurare all’interno della nostra lista. L’ufficio presidenziale dopo attenta riflessione ha deciso di declinare.

La notizia è stata data con evidenza dal portale Ticinonews (e poi ripresa da Ticinolive). Il PPD l’ha smentita?

L’UP ha ritenuto di non alimentare ulteriori polemiche e ha deciso di non smentire.

Resta il fatto che la candidatura del dottor Denti è stata respinta dal PPD. Non le domando chi fossero i contrari. Le domando però quali fossero i motivi della bocciatura.

La presenza del dottor Denti avrebbe causato molte discussioni, non dimentichiamo che se n’era andato dal partito.

Il Presidente dell’Ordine dei Medici non poteva essere un plusvalore per il PPD ?

Vedo che Denti ha diviso anche all’interno dell’UDC come al nostro interno. In otto anni è il terzo partito che decide di avere Denti tra le sue fila…

In Ticinonews si parla (citando lo stesso Denti) di una possibile connessione tra la candidatura Denti alle cantonali e una candidatura (supponiamo al Municipio di Lugano, aprile 2020) dell’on. Tricarico. Può illuminarci in proposito?

Lo chieda a Denti (ndI: sempre che io abbia la possibilità di farlo)

L’UDC ha fatto bene (con 30 astenuti e contrari) ad accogliere Denti?

(… … …)

Denti sarà eletto?

Spero che verranno eletti molti popolari democratici, almeno due della città di Lugano!

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Roberta Soldati, candidata al Consiglio di Stato e al Gran Consiglio
Nirman Gobbi
Sergio Morisoli, ideologo del partito, e Paolo Pamini, battitore libero
Orlando De Maria. omonimo ma non parente
Piero Marchesi, presidente e candidato