Un'insegnante durante una lezione in classe in una foto d'archivio. ANSA/ ALESSANDRO DI MEO

Problemi gravi per l’istituto privato Fogazzaro di Lugano, sospeso per decisione del Decs che ha aperto un’inchiesta amministrativa relativa alle modalità di ottenimento della maturità liceale.

Da quanto emerso dalla puntata di giovedì 24 gennaio della trasmissione Falò, l’istituto con sede a Breganzona prepara da anni gli studenti ticinesi a conseguire la maturità italiana. Gli esami di maturità devono essere dati oltre il confine e il diploma così ottenuto è perfettamente valido ed accettato anche dalle università elvetiche. Normalmente, per fare l’esame ci si sposta nelle città vicine: a Como, Milano o Varese. Nel caso del Fogazzaro tuttavia, decine e decine di studenti andavano fino a Napoli, in particolare in una scuola di Pomigliano d’Arco per ottenere l’agognato diploma. Il semplice quanto imbarazzante motivo emerge dalle testimonianze anonime di studenti ed ex docenti dell’istituto: la promozione è assicurata. Al prezzo di 3000 euro tutte le risposte vengono passate sottobanco dai docenti stessi al momento dell’esame. Su 80-90 iscritti all’anno, soltanto una decina passano un esame serio tra Como e Varese, tutti gli altri preferiscono la strada più facile che l’istituto offre. Addirittura, secondo la testimonianza di una ex docente, alcuni allievi che poi hanno ricevuto il diploma non si sono mai presentati a lezione.

Alla luce di questi fatti il Decs ha deciso di sospendere temporaneamente la licenza d’esercizio dell’istituto finché non si farà luce sul caso. Le conseguenze sono piuttosto pesanti per gli 11 allievi dell’istituto di Breganzona che stanno attualmente frequentando il quinto e ultimo anno. Tutti loro hanno infatti dovuto sospendere immediatamente le lezioni che avrebbero dovuto prepararli all’esame di maturità. L’istituto si è dovuto adeguare alle richieste del Decs ma ha già deciso che contesterà con un ricorso.

Intanto è in corso anche l’interrogazione del deputato Tiziano Galeazzi che chiede spiegazioni al Decs. “Sono allibito per quanto andato in onda giovedì su Falò, la situazione appare ancora peggiore di quanto avevo ipotizzato la scorsa estate” ha dichiarato Galeazzi a Ticinonews. “Questa volta voglio andare a fondo della questione e capire se ci saranno dei risvolti penali per quanto concerne il reato di conseguimento fraudolento di una falsa attestazione” ha aggiunto. Inoltre: “Il Governo dovrà anche chiarire se vi siano stati degli studenti in possesso di queste maturità ‘farlocche’ che sono stati assunti dall’Amministrazione cantonale oppure se qualcuno ha addirittura beneficiato di finanziamenti pubblici per frequentare questo istituto di Breganzona”.