E’ volgare, il film che vanta tre attrici candidate all’Oscar (Rachel Weisz e Emma Stone alla migliore attrice non protagonista e Olivia Colman alla protagonista, ovvero la regina Anna). Ma volgare con finezza, con ossimorico permesso.

L’ambientazione è il primo settecento inglese, quello di pizzi e merletti, di arazzi e tendoni, ma anche di carrozze sghembe, di fango e feci, di vomitate nei vasi rococò, e di inconvenienti toccate in pubblico (è in seguito a una di queste “toccate” che una delle tre donne, Abigail, cade nel fango sporco).

Alla corte della Regina Anna (Olivia Colman), la favorita è miss Sarah Marlborough (Rachel Weisz), sposata (e lontana) a un importante esponente dei Whigs, John Churchill, alla quale, sin dalla giovane età, la regina scrive lettere d’amore. Sarah le amministra le finanze, le procura piacere in modo abbastanza scabroso.

Rachel Weisz interpreta sarah

Quando a corte giunge la giovane Abigail Hill Masham (Emma Stone), dama caduta in rovina in seguito al gioco d’azzardo e al conseguente stupro, e la regina riceve da essa un cataplasma efficace, le cose a corte iniziano velocemente a cambiare.

Dapprima dolce, forse sinceramente, indi spregiudicata, Abigail non esita a imporsi su Sarah e a sostituirsi a lei nelle benevolenze (spinte) della regina gottosa.

Olivia Colmann (Queen Anne)

Una delle scene è drammatica, ma non si arriva al tragico. E’ stata definita una black comedy, per me è una pellicola troppo, in tutto.