L’on. Paolo Pamini è sì un competente rappresentante del popolo in parlamento, ma anche un tipo allegro e spiritoso. Questa la sua ultima trovata, che probabilmente farà arrabbiare qualcuno.

Notiamo con piacere che il dottor Denti si è rapidamente ambientato nel suo nuovo partito. Così si fa!

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Iniziativa parlamentare elaborata con clausola d’urgenza di Paolo Pamini e cofirmatari “Permettiamo ai giovani di prendere in mano il futuro del clima dando un chiaro segnale alle cittadini e ai cittadini ticinesi”

del 18 febbraio 2019

Sabato 2 febbraio 2019, migliaia di giovani si sono riunite e riuniti in tutta la Svizzera per manifestare per il clima terreste. A Bellinzona, sono scesi in piazza diverse centinaia di giovani chiedendo che il riscaldamento climatico sia riconosciuto come una crisi e che i governi agiscano di conseguenza. Tra le richieste quella che la Svizzera non emetta più gas ad effetto serra entro il 2030.

Molti tra i giovani manifestanti hanno dichiarato ai media di voler prendere in mano il proprio futuro e che il cambiamento inizia con le piccole decisioni e i sacrifici quotidiani di ogni persona. I manifestanti hanno chiesto misure urgenti e stanno ipotizzando uno sciopero studentesco in Ticino il 15 marzo 2019.

I firmatari non sono in grado di giudicare se i cambiamenti climatici siano o meno di natura antropogenica e se sia più opportuno ridurre le emissioni di gas serra o promuovere l’adattamento dell’umanità ai cambiamenti, mitigandone e contenendone le conseguenze.

Cionondimeno, i firmatari ritengono lodevole l’impegno civico dei giovani manifestanti e legittima la richiesta di poter dare con urgenza dei chiari segnali alla popolazione. Per tale motivo, si propone di permettere ad ogni classe delle scuole medio-superiori del Cantone di votare democraticamente se e quale sacrificio sia disposta a compiere in termini di riduzione del consumo di energia per il riscaldamento della propria aula.
SI chiede inoltre che il DECS, informato dalle direzioni degli istituti, renda note pubblicamente le decisioni prese dai vari istituti, in modo che l’esemplare sacrificio delle alunne e degli alunni ticinesi possano giungere ai cuori e alle menti delle cittadine e dei cittadini ticinesi.

La messa in votazione della proposta di risparmio energetico classe per classe tiene conto della diversità delle preferenze e permette se desiderato di mantenere lo statu quo. Inoltre, la messa in votazione di cinque possibili temperature d’esercizio (15°C, 16°C, 17°C, 18°C o nessun cambiamento) permette di misurare su tutto il territorio cantonale, in modo omogeneo e paragonabile le effettive preferenze di tutto il corpo allievi, comprendendo in tal modo quale sia l’effettiva sensibilità alla problematica (grazie al principio delle cosiddette preferenze rivelate, ossia alla precedenza data ai fatti sulle parole) e facilitando così la formazione di opinioni tra le cittadine e i cittadini, nonché nel mondo politico cantonale. Si osservi che secondo la prassi del Dipartimento del Territorio, già oggi in presenza di polveri fini la temperatura degli stabili amministrativi viene ridotta a 18°C. Inoltre, se si volesse dare pienamente seguito alle richieste dei manifestanti in termini di taglio delle emissioni, le temperature dovrebbero verosimilmente essere ridotte ben oltre i 15°C. Tuttavia, con lo scopo di non causare problemi collaterali e garantire il funzionamento della scuola ticinese, i firmatari non desiderano con la presente proporre riduzioni tanto drastiche solo perché coerenti con le richieste dei manifestanti.

Come rivendicato dai giovani, si chiede al lodevole Gran Consiglio di votare il provvedimento con clausola d’urgenza, in modo che possa immediatamente entrare in vigore ancora durante la stagione fredda e permettere alle giovani e ai giovani ticinesi di dare un segnale fattivo alla popolazione.

Paolo Pamini, Franco Denti, Cleto Ferrari e Sergio Morisoli

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Disegno di

DECRETO LEGISLATIVO URGENTE
concernente il contributo dei giovani alla lotta contro i cambiamenti climatici

Il Gran Consiglio
della Repubblica e Cantone Ticino

preso atto della manifestazione popolare di sabato 2 febbraio 2019 che ha visto partecipare a Bellinzona centinaia di giovani ticinesi chiedendo urgentemente di prendere provvedimenti in Ticino contro i cambiamenti climatici;

vista l’iniziativa parlamentare elaborata del 18 febbraio 2019 di Paolo Pamini e cofirmatari;

vista l’attivazione della clausola d’urgenza giusta l’art. 71 cpv. 1 Legge sul Gran Consiglio e sui rapporti con il Consiglio di Stato;

d e c r e t a :

Articolo 1
Entro due settimane dall’entrata in vigore del presente decreto, ogni sede scolastica medio-superiore del Cantone mette ai voti, in ogni classe scolastica, la riduzione della temperatura dell’aula ai fini di ridurre il consumo di energia.

Articolo 2
1 La classe decide a maggioranza semplice. Hanno diritto di voto tutti gli alunni membri di quella classe indipendentemente da cittadinanza, età, sesso o altra caratteristica personale.

2 Qualora le classi vengano ricomposte in occasione di differenti lezioni, ogni composizione di classe vota la temperatura dell’aula da adottare in tale lezione.

3 Nel caso di locali utilizzati da più classi, fa stato la temperatura votata dal maggior numero di classi.

4 Qualora non sia possibile regolare la temperatura in ogni singolo locale, la procedura di cui al capoverso 3 è applicata all’unità immobiliare più piccola che permetta una regolazione indipendente.

Articolo 3
1 Si mette dapprima ai voti la riduzione della temperatura a 18 gradi Celsius nell’aula della classe.

2 Si mette in seguito ai voti la riduzione della temperatura a 17 gradi Celsius nell’aula della classe.

3 Si mette inoltre ai voti la riduzione della temperatura a 16 gradi Celsius nell’aula della classe.

4 Si mette infine ai voti la riduzione della temperatura a 15 gradi Celsius nell’aula della classe.

5 Fino alla fine dell’anno scolastico in corso, la temperatura massima dell’aula ottenuta grazie all’impianto di riscaldamento equivale alla minore tra le soglie dei capoversi da 1 a 4, se accettate democraticamente dalla classe.

6 Entro tre settimane dall’entrata in vigore del presente decreto, la direzione dell’istituto comunica al Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport i risultati delle decisioni prese dal corpo degli studenti. Il Dipartimento provvede immediatamente a rendere pubblici tali dati.

Articolo 4
Al momento dell’inizio del nuovo anno scolastico, le procedure descritte agli articoli 2 e 3 vengono nuovamente ripetute.

Articolo 5
Il presente decreto legislativo entra immediatamente in vigore e decade il 31 gennaio 2020.