Mentre la maggior parte dei paesi occidentali ha introdotto il suffragio femminile nella prima metà del Ventesimo secolo, in Svizzera le donne hanno dovuto attendere fino al 1971 per avere il diritto di voto e di eleggibilità a livello federale. Ad Appenzello Interno ci è voluto l’intervento del Tribunale federale per accordare finalmente alle cittadine, nel 1991, il diritto di esprimersi su temi cantonali. Alle giovani generazioni pare impossibile che in Svizzera un tempo le donne non potessero lavorare senza il permesso dei mariti, che le giovani rischiassero addirittura di finire in prigione per un’avventura amorosa e agli uomini fosse data la facoltà di sperperare senza conseguenze i soldi di tutta la . Ora sarebbe incomprensibile vedere liste politiche prive di candidature femminili, naturalmente selezionate per capacità e per valori. Conquistati i diritti politici permangono le difficoltà nel conciliare lavoro, famiglia e passione politica. Mi auguro che il nostro Cantone, esempio per la Confederazione in materia di diritto di voto alle donne nel 1969, lo sia anche oggi per le pari opportunità.

Mari Luz Besomi-Candolfi, presidente Donne Liberali Radicali Ticinesi