Ennesima tragedia negli Stati Uniti dove un uomo di nome Gary Martin, 45 anni, è entrato nella fabbrica dove lavorava ad Aurora, Illinois, e ha sparato uccidendo cinque colleghi e ferendo altri cinque agenti di polizia. Il killer è stato anche lui ucciso, come referito dalle autorità in una conferenza stampa ieri pomeriggio.

Non è chiaro quali siano stati i motivi che hanno spinto l’uomo ad agire in quel modo ma stando alle prime informazioni l’uomo rischiava il licenziamento. Il 45enne ha cominciato la sua folle opera nel pomeriggio, attorno alle 13.24 ora locale. La polizia è stata immediatamente avvisata e già quattro minuti dopo gli agenti erano sul posto. Cinque di loro hanno subito ferite da arma da fuoco e sono stati immediatamente trasportati in ospedale.

Non è ancora stata resa nota l’identità delle cinque vittime ma è trapelata l’informazione che sono tutti uomini. Uno dei sopravvissuti ha raccontato che ha visto Martin correre tenendo una pistola in mano, dotata di un mirino laser di colore verde: “Non appena abbiamo visto quella luce e sentito il rumore degli spari siamo corsi via. Lui a quel punto aveva cominciato a sparare a tutti”.

Il sindaco di Aurora Richard Irvin ha parlato alla conferenza stampa dichiarando che si tratta di “un giorno triste per la città”. Ha poi aggiunto: “È una vergogna che le sparatorie di massa siano diventate la normalità nel nostro paese. È una vergogna che un freddo criminale senza cuore sia stato tanto egoista da pensare di potersi prendere una vita innocente. Noi come membri della società non possiamo permettere che questi atti orribili diventino comuni”.

Come accade sempre in questi casi, la strage ha nuovamente sollevato diverse polemiche sulla politica di vendita d’armi negli USA, anche perché Gary Martin in teoria non aveva il diritto di possedere una pistola. Nel 1995 infatti era stato condannato per aggressione aggravata in Mississippi ma nonostante questo nel 2014 ha comprato un’arma da fuoco. Nei controlli successivi all’acquisto dell’arma la polizia aveva negato all’uomo il permesso di tenere l’arma e ne aveva richiesto la resa volontaria. Non è chiaro perché la resa non sia stata effettuata né perché non siano seguiti ulteriori controlli da parte delle autorità.