Ma l’Anm condanna l’azione di Salvini “delegittima la giustizia”

La condanna di Angelo Peveri per tentato omicidio è stata recentemente confermata in Cassazione. L’uomo, al 91 esimo furto subito, aveva sparato a tre rumeni sorpresi a rubare nel suo cantiere nel 2012. Quella notte, uno dei tre ladri era stato ferito, e l’imprenditore aveva subito un lungo processo conclusosi cinque mesi fa con la condanna definitiva a 4 anni e mezzo nel carcere di Piacenza, mentre il ladro, per le contusioni subite, aveva avuto solo 10 mesi di carcere per tentato furto di gasolio.

Angelo Peveri

Dopo la puntata di Fuori dal Coro condotta dal direttore di tg4, Mario Giordano, il caso di Angelo Peveri, condannato perché sparò non per legittima difesa (ovvero non perché “attaccato”) ma per paura, per prevenire l’attacco ed evitare il furto, è diventato nazionale. Il conduttore Mario Giordano si era accoratamente appellato al Presidente Mattarella, chiedendo la grazia per l’imprenditore finito in carcere.

A muoversi nell’immediato, il vicepremier ministro dell’Interno Matteo Salvini, che stamane si è recato a Piacenza a visitare, in carcere, l’uomo condannato. Da parte di Angelo si erano schierati sindaci, forze politiche e sociali, ed ora anche il Ministro Salvini.

L’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) ha tuttavia aspramente condannato l’azione del ministro, poiché Salvini, in quanto tale, avrebbe sorpassato la Presidenza della Repubblica, compiendo un atto che “delegittima il sistema giudiziario.” Gli esponenti dell’Anm, in un comunicato ufficiale della loro Giunta, si sono così espressi: «Le decisioni in merito alle modalità e alla durata di una pena detentiva spettano non al Ministro dell’Interno, che oggi ha fatto visita a un detenuto condannato con sentenza passata in giudicato, ma solo alla magistratura, che emette le sentenze in modo rigoroso e applicando le leggi dello Stato. Ogni tentativo di stravolgere queste regole rende un cattivo servizio e veicola una messaggio sbagliato ai cittadini, viola le prerogative della magistratura, delegittima il sistema giudiziario ed è contrario allo Stato di diritto e ai principi costituzionali, al cui rispetto dovrebbero concorrere tutti, specialmente chi ricopre importanti incarichi di Governo»

Matteo Salvini al carcere di Piacenza

Salvini tuttavia, alla testa di un centinaio di persone, assieme alla Lega Nord di Piacenza condotta dall’onorevole Guidesi, si è detto fermo nelle sue intenzioni: chiedere la grazia al Presidente Mattarella.

Alla stampa, la figlia di Preveri, Martina, 25 anni, commessa in un negozio d’abbigliamento, ha dichiarato:
“Papà non voleva farsi giustizia da solo uccidendo. Quel modo di agire non gli appartiene. La condanna è ingiusta, noi non lo lasceremo solo un momento.“