di Claudio Martinotti Doria

Rispetto a quanto annunciato in campagna elettorale e anche nelle fasi successive, la legge che il “governo del cambiamento” ha poi partorito è decisamente diversa e molto riduttiva rispetto alle intenzioni politicamente dichiarate.

…I paletti e le restrizioni che hanno posto limiteranno la distribuzione a una nicchia assai ristretta di coloro che ne avrebbero veramente bisogno, e forse favoriranno gli approfittatori, che in Italia non mancano mai.

Il primo dubbio mi era sorto quando, mi pare un paio di anni fa, modificarono i parametri di compilazione dell’ISEE, ovviamente in termini peggiorativi per i richiedenti, alcune voci sono state rincarate del 60%, come la prima casa, per cui la loro incidenza sul risultato finale è lievitato notevolmente.

E l’ISEE è alla base di qualsiasi richiesta di partecipazione al reddito di cittadinanza, che mi pare sia stato posto a 9300 euro circa.

Poi ci sono altre condizioni che non sto ad elencare, ponendo innumerevoli paletti per restringere il campo di applicazione del provvedimento, per cui definirlo REDDITO DI CITTADINANZA è una solenne presa per i fondelli. Nella migliore delle ipotesi diverrà un sostegno al reddito per meno di un decimo di coloro che ne avrebbero avuto veramente bisogno.

Se una persona vive da sola a livello anagrafico, anche se poi per sopravvivere è ospitata da amici e parenti, può darsi che possa rientrare nei parametri e accedere al reddito di cittadinanza, purché sia priva di reddito. Ma se si è in due, come sarebbe normale che sia, cioè una coppia di coniugi, per rientrare nei parametri previsti e per non superare l’ISEE stabilito a 9300 euro, occorre che uno dei due sia disoccupato e l’altro percepisca al massimo la pensione minima o un reddito simile come entità, e siccome è escluso che possano vivere in affitto (altrimenti come lo pagherebbero?) occorre che la prima casa in cui abitano sia di dimensioni modestissime, magari ereditata da Biancanese e i sette nani o da qualche Hobbit della Contea della Terra di Mezzo.

In tal caso potrebbero non superare i 9300 euro nel calcolo dell’ISEE. Tutti gli altri sono esclusi. E questo mi pare sia piuttosto contraddittorio con lo spirito della legge, almeno di quando la comunicavano pubblicamente vantandosene in campagna elettorale, perché se il reddito di sopravvivenza o ritenuto dignitoso doveva essere di 780 euro a testa mensili, e in due doveva essere di circa 1200 euro al mese, cioè circa 14.500 euro all’anno, e di conseguenza tutti coloro che non lo raggiungono avrebbero dovuto poter accedere al reddito di cittadinanza, almeno per la quota mancante. INVECE SONO ESCLUSI AUTOMATICAMENTE E A PRESCINDERE, perché il loro ISEE lo impedisce, essendo certamente superiore a 9300 euro.

Allora tanto valeva responsabilizzare i singoli comuni e mettere loro a disposizione una somma da distribuire ai bisognosi, che dovrebbero ben risultare agli uffici municipali, soprattutto nei piccoli comuni dove ci si conosce tutti, responsabilizzando in tal modo sindaco e assessori e funzionari, invece di centralizzare e rendere complicato e oneroso il procedimento.

Hanno preferito come al solito mettere in piedi il solito marchingegno burocratico che richiederà montagne di circolari esplicative, regolamenti e provvedimenti correttivi, per poi partorire una solenne cazzata, la cui applicazione sarà estremamente difficoltosa ed escluderà chi veramente ne avrebbe avuto diritto, favorendo al contrario gli opportunisti, coloro ad esempio che lavorano in nero, che vivono di espedienti.

Il che conferma che, anche con le migliori intenzioni e in buona fede (almeno voglio sperare sia così), alla fine anche i governi populisti (nel senso corretto e migliore dell’accezione) finiscono per fallire nelle loro prerogative e obiettivi. Sarebbe stato decisamente meglio fare proposte più semplici e incontestabili a livello europeo, come abbassare l’età per accedere alla pensione, che attualmente in italia è la più elevata del continente (siamo passati, come al solito, da un estremo all’altro), portandola alla media europea.

In tal caso la Commissione Europea non avrebbe potuto opporsi, e tale semplice espediente avrebbe consentito a decine di migliaia di anziani, rimasti senza lavoro e senza pensione a causa della riforma Monti-Fornero, di accedere alla pensione, che seppur misera ) la maggioranza delle pensioni percepite sono minime, avrebbero comunque contribuito al reddito complessivo delle famiglie, aiutando di conseguenza anche i giovani e i disoccupati (che spesso coincidono).

Pare proprio che non ci sia possibilità per questo paese di civilizzarsi ed evolversi socialmente e politicamente, ma rimarrà sempre e solo un bluff mediatico, con performance effimere, fittizie e cialtronesche, che finiscono per risultare offensive per le persone intelligenti e oneste, che fortunatamente sono ancora molte e sostengono questo miserabile paese.

Un caro saluto a tutti

Claudio Martinotti Doria