Ho accettato di candidarmi per il Gran Consiglio perché ho a cuore il territorio ticinese. Un territorio che merita più attenzioni. Ho scelto i Verdi del Ticino perché condivido quasi tutto il loro programma politico. Dico quasi perché siamo esseri pensanti, liberi di avere opinioni personali. E guai se non fosse così.

Sono nata e cresciuta nel Mendrisiotto, regione che soffoca nello smog causato dal traffico di pendolari che quotidianamente si spostano sulla A2 o sulle strade cantonali, per raggiungere il posto di lavoro o rientrare al domicilio. Le colonne sono all’ordine del giorno e non se ne può più.

Mi sono trasferita nel Luganese per motivi familiari e la situazione non è migliore. E lo stesso credo valga per il resto del Cantone. Insomma, a quanto pare non esiste soluzione per migliorare la situazione sulle strade del nostro Cantone. E naturalmente a pagarne le conseguenze, a suon di quattrini, sono sempre gli automobilisti che anche volendo usare i mezzi pubblici non possono farlo.
Perché non possono? Ritardi, orari ridicoli, collegamenti inesistenti, coincidenze che non coincidono, posti a sedere mancanti e prezzi non all’altezza dei servizi.

Per esempio c’è una strada che collega Barbengo/ Cadepiano ad Agra (Collina d’oro). Non sto parlando di una strada secondaria ma di una strada principale, lunga più o meno un 4 chilometri, senza l’ombra di un lampione, senza marciapiede e non servita dai mezzi pubblici. Chi si trova a Collina d’oro e desidera recarsi ai centri commerciali di Grancia deve prendere un’Autopostale, andare alla stazione ferroviaria di Lugano e prendere un altro Autopostale. Tragitto e tempi troppo lunghi. Poco incentivante direi. Eppure basterebbe un collegamento più diretto tra Collina d’oro e il Pian Scairolo per evitare che molte persone utilizzino l’auto in un area già molto trafficata.

Un altro esempio? Ci sono tratte in cui gli Autopostali non circolano più dopo le 19.30. Ciò significa che chi vive in periferia e vuole fermarsi a fare un aperitivo oppure shopping in città il giovedì sera non può. L’auta resta necessaria e questo è il grande problema di questo Cantone.

La gente continua ad esprimere il proprio disappunto in merito alla questione dei trasporti pubblici ma nessuno fa nulla.

Non è giusto chiedere sempre sacrifici ai cittadini. Non è giusto pretendere da loro il cambiamento se non ci sono le condizioni per cambiare.

Io ho voglia di cambiare. Io ho voglia di cercare soluzioni per farlo.

Mara Grisoni, candidata n.30 per il Gran Consiglio
I verdi del Ticino