di Alessandra Noseda, Monteceneri, candidata al Gran Consiglio per la Lega dei Ticinesi

Spesso il Popolo svizzero è chiamato a votare su temi che hanno il potere di demolire o conservare quanto lo caratterizza, quanto è stato costruito e conquistato in secoli di cammino verso l’attuale democrazia. Alcune votazioni sono state affrontate con conseguenze chiare come quella per l’adesione allo spazio economico europeo del ’92 e l’adesione all’ONU del 2002, altre erano invece subdole come l’approvazione del 25 novembre 2018 che il diritto internazionale fosse superiore al diritto svizzero: la votazione del prossimo 19 maggio, la modifica della legge sulle armi in base alle normative UE fa parte di questo ultimo gruppo, ambiguo ed ingannatore. Non si tratta “solo” di impedire progressivamente alla gente onesta di continuare con la tradizione consolidata di possedere armi regolarmente acquistate o ereditate, di praticare il tiro sportivo, di partecipare ai tiri tradizionali come il Tiro Federale e quello di Campagna, non si tratta solo di mettere al bando i tradizionali fucili d’assalto, di vivere con il rischio di vedersi confiscare le armi se non regolarmente utilizzate: lo scopo è di mettere in atto una serie di misure che pur sbandierate come lotta al terrorismo (scusa di una stupidità offensiva) di fatto disarmano i cittadini in ossequio a ciò che i regimi totalitari hanno fatto appena giunti al potere: la votazione del prossimo 19 maggio potrà determinare l’entrata definitiva ed inarrestabile di un sistema politico estraneo alla Svizzera che decida per noi, il funerale dell’autodeterminazione già preparato con la votazione 2018. Per questo l’adesione alla norma UE va respinta, sia dai favorevoli alle armi che dai contrari: che la discussione rimanga al nostro interno, decidiamo noi gli eventuali correttivi, non incateniamoci nella via senza scampo della rinuncia al diritto di restare liberi soffocati senza ritorno da un’Europa politica marcescente.

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Oggi domenica 10 marzo Alessandra propone il suo aperitivo elettorale al Centro diurno di Rivera in via Capidogno. Inizio ore 17.30. 

Ticinolive parteciperà all’evento.