MEDICO DEL TRAFFICO  La procedura attualmente vigente presenta aspetti aberranti. Restiamo convinti che un incontro dell’avv. Rossi, alfiere della protesta, con il direttore del Dipartimento Istituzioni on. Gobbi possa dare risultati positivi.

L’azione parlamentare di Pamini e conf. è lodevolissima e ad essa auguriamo il miglior successo.

* * *

Medico del traffico: l’UDC deposita un’iniziativa parlamentare elaborata per regolamentare il settore

A seguito della campagna condotta dall’avvocato Tuto Rossi contro la fatturazione esorbitante delle prestazioni del medico del traffico, culminata con una lettera dello stesso indirizzata via E-Mail ai politici ticinesi (Consiglieri di Stato, Granconsiglieri, Consiglieri nazionali e Consiglieri agli Stati), co-firmata da 130 cittadine e cittadini, L’UDC (primo firmatario Paolo Pamini) ha inoltrato un’iniziativa parlamentare elaborata che, se accettata, porrà fine alle assurde vessazioni di cui sono vittime gli utenti della strada caduti nella morsa delle esagerate norme penali di “Via sicura”, la legge federale sulla circolazione stradale inasprita in maniera abnorme per volere dell’allora consigliere federale Moritz Leuenberger. Come viene applicata oggi dai responsabili ticinesi della circolazione, detta legge fa sì che il ricupero della licenza di condurre – dopo un ritiro della stessa a seguito di un’infrazione del codice della strada – può costare, secondo Tuto Rossi, fra i 6’000 e i 10’000 franchi. E ciò, senza considerare le multe, i costi extra di deambulazione e/o l’eventuale perdita di guadagno durante il periodo di ritiro della patente. Senza assolutamente voler banalizzare le infrazioni del codice stradale che sono da condannare, nella fattispecie si ritiene che la conseguenza finanziaria per il reo sia del tutto sproporzionata alla colpa. Di conseguenza, l’atto parlamentare di Pamini e co-firmatari intende stabilire per legge delle tariffe ragionevoli cui il medico (o i medici) del traffico dovrà attenersi fatturando le sue prestazioni. L’iniziativa è presentata nella forma elaborata, che quindi non può essere modificata dal Parlamento, se non mediante un controprogetto. Ecco la proposta dell’UDC:

Disegno di

 DECRETO LEGISLATIVO

concernente la fatturazione delle prestazioni del medico del traffico

 Il Gran Consiglio della Repubblica e Cantone Ticino

preso atto della lettera del 1° marzo 2019 sottoscritta da 130 cittadine e inoltrata ai deputati dall’avvocato Tuto Rossi;

vista l’iniziativa parlamentare elaborata del 12 marzo 2019 di Paolo Pamini e cofirmatari;

d e c r e t a :

Articolo 1

Per le perizie e le prestazioni dei medici e psicologi del traffico, incluse ulteriori analisi da loro ordinate, non può essere richiesto un pagamento anticipato.

Articolo 2

1 L’attuale tariffario della Sezione della Circolazione in materia di medico del traffico è abolito e sostituito con una tariffa pari a fr. 180.– l’ora.

2 Se la pratica è stata particolarmente impegnativa, per esempio avendo richiesto studio e conoscenze speciali, l’onorario può essere aumentato fino a fr. 250.– l’ora.

3 Esami e perizie eseguite nelle strutture pubbliche, segnatamente nella Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana o in laboratori sussidiati, vengono fatturati a semplice copertura degli effettivi costi generati.

Articolo 3

I professionisti attivi nell’ambito della medicina del traffico non possono partecipare a consulti o analisi di approfondimento da loro stessi ordinati.

Articolo 4

Il presente decreto legislativo è pubblicato nel Bollettino ufficiale delle leggi. Esso entra in vigore non appena trascorso il termine di referendum.

Granconsiglieri Pamini, Morisoli, Galeazzi, Ferrari, Denti

* * *

Pamini presenta il caso seguente – senza dubbio uno dei tanti – comunicatogli da Tuto Rossi, in materia estremamente  ben informato. 

“A tal proposito, l’Avv. Tuto Rossi ci ha segnalato il seguente caso concreto che è esemplare di quanto succede. Un automobilista è stato mandato dal medico del traffico ticinese di livello 3 e 4; risultato essere totalmente astemio dalla speciale analisi del capello, nonché fisicamente a posto, il medico del traffico ha comunque consigliato di eseguire una perizia psicologica. Subito la Sezione della Circolazione, l’ha spedito dal dottor P., il quale subito manda una bolletta di CHF 670 da pagare anticipatamente. L’avvocato dell’automobilista scrive alla Sezione della Circolazione, opponendosi alla perizia del dottor P. Dopo uno scambio di scritti con il Consiglio di Stato, la Sezione della Circolazione fa marcia indietro, elimina la perizia del dottor P. e ne ordina una dalla suddetta Unità di psicologia applicata della SUPSI, la quale subito presenta all’automobilista una bolletta di CHF 1292, cioè due volte tanto quella del dottor P. anch’essa da pagare anticipatamente sotto il solito ricatto. L’automobilista si piega e paga; va alla SUPSI e si trova come persona responsabile del suo caso lo stesso dottor P.!”