La polizia di Christchurch ha confermato la morte di 49 persone negli attacchi terroristici avvenuti oggi pomeriggio (ora locale) presso la moschea Al Noor di Deans Avenue nel centro della città neozelandese, e presso la moschea situata nel sobborgo di Linwood Avenue. Altre 48 persone, tra cui bambini piccoli, risultano ferite e sono in cura presso l’ospedale principale. Uno degli attacchi più letali nella storia di questo paese. Quattro persone sono state arrestate, tra cui una donna.

È stato un attacco ben pianificato, la polizia ha recuperato e sequestrato un certo numero di armi da fuoco da entrambe le scene, disinnescando anche dei dispositivi esplosivi trovati attaccati alle auto di alcuni degli arrestati. “Crediamo che uno degli arrestati presenti sulla scena potrebbe non aver avuto nulla a che fare con questo attacco e le altre persone arrestate. Stiamo lavorando per capire qual è il loro coinvolgimento”, ha detto il commissario di polizia Mike Bush.

Uno degli arrestati è il principale accusato di omicidio che comparirà sabato mattina davanti il tribunale. La polizia ha detto che il sospetto accusato non era noto ai servizi di sicurezza della Nuova Zelanda e dell’Australia. Pare che si sia identificato on line, attraverso un video diffuso sui social media mentre si svolgeva l’attacco, sotto il nome di Brenton Tarrant di 28 anni nato in Australia di origini scozzesi e irlandesi, sposato con l’ideologia dell’estrema destra e dell’anti-immigrazione. “Ho deciso di prendere una posizione”, ha detto prendendo ispirazione da Anders Breivik, l’attentatore norvegese che ha commesso gli attacchi nel 2011 nell’isola di Utoya.

In un manifesto di 74 pagine, Tarrant, si dichiara essere razzista e fascista per natura e descrive i suoi motivi anti-immigrati affermando che le vittime erano “un grande gruppo di invasori che cercano di occupare le terre del popolo e sostituirsi etnicamente”.

Oswald Mosley, baronetto inglese degli anni ’20, leader nel secolo scorso dell’unione britannica dei fascisti, è la persona della storia che dice di voler associate maggiormente a se stesso.

Il primo ministro australiano, Scott Morrison, ha confermato che il presunto terrorista arrestato ha la cittadinanza australiana.

Il terrorista sembra essersi esibito in diretta, filmando la sua furia con una telecamera montata sulla testa. Il filmato sembra mostrare l’uomo che spara indiscriminatamente a uomini, donne e bambini da distanza ravvicinata all’interno della moschea.

La sequenza degli eventi ancora non è chiara e si basa principalmente sulle testimonianze oculari dei sopravvissuti che sono al vaglio degli inquirenti. Alcuni raccontano che l’uomo avrebbe sparato direttamente al petto prendendo di mira prima la sala di preghiera degli uomini nella moschea ed essersi trasferito poi nella stanza di preghiera delle donne.

Gli agenti di polizia stanno rispondendo in modo efficiente per gestire la situazione, ma la zona rimane ad alto rischio e la polizia sta raccomandando ai residenti di rimanere in casa fino a nuovo ordine. Si ritiene che alcuni punti importanti della città, come il tribunale e l’ospedale, siano ulteriori bersagli del sospettato terrorista nei piani di attacco per colpire le vittime mentre vengono trasportati in ospedale,