Duro colpo per l’iniziativa popolare “Giù le mani dalle Officine!”, che andrà al voto il 19 maggio. 207 operai (su 370) hanno firmato una lettera, anticipata dal CdT, indirizzata al CEO delle Ferrovie Andreas Meyer e al direttore delle Officine Francesco Giampà. 

“Castione va bene e crediamo alla buona fede delle FFS” scrivono in sostanza gli operai. La lettera è pesante per gli “irriducibili” che continuano a battersi sulle barricate ma non appare decisiva per il conseguimento del risultato, che è ormai chiaro, e da tempo. La lotta è impari e a poco serve recriminare contro il sindaco di Bellinzona. Al massimo ci si leva una soddisfazione.

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“A seguito delle notizie uscite sui media, nonché ad alcuni volantini elettorali i collaboratori direttamente coinvolti ed operativi in officina, vogliono illustrare all’opinione pubblica ticinese la propria presa di posizione e le proprie considerazioni in merito alla votazione cantonale prevista il 19 maggio 2019 ed inerente il futuro delle officine. Preoccupano i contenuti dell’iniziativa popolare ‘Giù le mani dalle Officine’, forte di una raccolta firme del 2008 durante lo sciopero che collide con l’attuale contesto ferroviario, compromettendo la realizzazione del nuovo stabilimento”.

“Sempre più frequentemente – scrivono ancora gli operai – siamo confrontati con notizie a nostro avviso prive di fondamento che aumentano le nostre preoccupazioni sulla realizzazione del progetto di una nuova officina in Ticino. Gran parte dei lavori attualmente svolti alle Officine di Bellinzona verranno persi nei prossimi anni a causa della sostituzione del vecchio materiale rotabile, da qui nasce la necessità di un nuovo stabilimento. Il sedime attuale non permetterebbe di svolgere i lavori di manutenzione pesante e leggera sui nuovi convogli con costi concorrenziali sul mercato. Come già esposto dalle FFS più volte, il sito attuale non sarà più strategico”.

“Ad oggi le FFS con la costruzione del nuovo stabilimento a Castione hanno garantito aspetti importanti per i collaboratori come per esempio la garanzia che non ci saranno licenziamenti. È stato ribadito più volte che le FFS stanzieranno un importante investimento per la formazione e la riqualifica di tutti i dipendenti in modo da essere preparati alle future mansioni. A differenza di coloro che dipingono uno scenario pessimistico sul nuovo progetto, siamo convinti della buona fede di FFS, Canton Ticino e Comune di Bellinzona nel voler stanziare un importante credito volto a sviluppare nuove competenze con un indotto su tutto il territorio cantonale. La nostra volontà è di fare capire ai ticinesi che gran parte dei dipendenti crede fermamente in questo progetto di stabilimento all’avanguardia garantendo un futuro a lungo termine alle Officine FFS in Ticino”.