Stimati interlocutori (giornalisti, ndR),

è tutta la mattina che sono subissato da telefonate in seguito all’articolo apparso sulla Regione, poi riportato nel Radiogiornale della RSI delle sette. Ribadisco che tenuto dal silenzio istruttorio non rilascio dichiarazioni. Ho rispetto per il vostro lavoro e ruolo ma l’impegno impostomo dal Procuratore Nicola Respini è sopra ogni mia opinione in merito. Mi si citano dichiarazioni e interviste di una delle parti in causa, che naturalmente racconta la sua versione. Non capisco perché questa persona non sia ancora stata interrogata e sottoposta al similare silenzio come al sottoscritto. Che aspetta la procura pubblica a sentirlo? Mi aspetto una dichiarazione in merito da chi di dovere in quanto il tutto comincia a pesarmi non poco.

Alla stampa dico solo che mi sarei aspettato altrettanta solerzia e interesse sul fatto che con MontagnaViva andiamo a camminare nel territorio – sto ora percorrendo il sentiero per Rasa e Palagnedra- o perché incontriamo i frontalieri in Vigezzo, presenti Senatori della Repubblica, Sindaci e responsabili dei frontalieri stessi. Solo il Ticino snobba alla grande!

Con tutta cordialità saluto anche con un po’ di delusione. Siamo magari microbi, ma non per questo assenti dal territorio, anzi!

Germano Mattei, coordinatore di MontagnaViva.
www.montagnaviva.ch

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NOTA IMPORTANTE. Nella mail di Mattei il nome di Armando Dadò non appare. Lo si può leggere però su vari media, in primis nel CdT.