Ancora tensioni al confine tra Gaza e Israele, dove si sta svolgendo la cosiddetta “Marcia del Milione” indetta da Hamas a un anno esatto dall’inizio Marcia del Ritorno, un presidio con il quale i palestinesi rivendicano il diritto di tornare nelle loro terre. La marcia è iniziata quando si sono concluse le preghiere mattutine nelle moschee e i fedeli si sono spostati al confine con Israele dove ora protestano lanciando pietre contro i soldati israeliani per i quali per ora i manifestanti non rappresentano un pericolo concreto.
Per consentire a tutti di partecipare alla manifestazione Hamas ha indetto uno sciopero generale che ha paralizzato tutte le città della Striscia. Scuole, istituzioni ed esercizi commerciali sono rimasti chiusi. Per rendere l’imponente manifestazione più attrattiva nei luoghi di maggiore affluenza sono stati posizionati tende con cibo, corrente elettrica e Wifi.
Tutti i manifestanti sono stati avvertiti del fatto che dovranno tenersi ad almeno 300 metri dal confine con l’Israele e di non rispondere a chiamate di numeri sconosciuti, che potrebbero provenire dai servizi segreti israeliani.
La situazione tra Gaza e Israele è già estremamente tesa. Un palestinese di 20 anni di nome Mohammed Saad è stato colpito ieri dagli israeliani mentre manifestava alla barriera difensiva ed è morto poche ore dopo. Lo comunica il ministero della Sanità di Gaza. Secondo l’agenzia di stampa Wafa almeno altre 10 persone sono ferite a causa degli scontri.
Oggi sono più di 20’000 i manifestanti al confine e la situazione si fa ancora più tesa. I dimostranti continuano a lanciare ordigni esplosivi rudimentali e pietre verso le postazioni militari del nemico e incendiare pneumatici. Dal canto loro gli israeliano stanno utilizzando gas lacrimogeni e proiettili di gomma per disperdere le manifestazioni, ma sono pronti ad intervenire in maniera più dura se i manifestanti dovessero diventare violenti.