di Cindy Martinoni

Nel suo stile scanzonato e graffiante Cindy commenta i risultati di ieri. A grandi linee sono d’accordo con lei ma, comprensibilmente, nei miei commenti uso il tono serio che si addice agli affari di Stato.

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A questo punto temo di portare sfiga. Un post che recitava più o meno così: ” Se mai dovessi decidere di candidarmi, dite alla Martinoni di farsi i c…. suoi ” mi ha dato questa ennesima, triste conferma. Ciò detto, passiamo a recensire la giornata di ieri.

L’unica novità degna di nota si è vista in casa popolare democratica: il Consigliere di Stato in carica è stato estromesso dal candidato col cognome mediterraneo.

Iniziamo col dire che Zumthor, Frapolli e Rossi sembravano tre personaggi degli ” Indifferenti ” di Moravia. Non per la storia in sé, chiaramente, bensì per l’immobilismo, l’apatia e l’indifferenza espressi in questa campagna elettorale. Davano l’impressione di essere del tutto in balia degli eventi, incapaci di comprendere e di vivere le elezioni,o di farsi artefici del proprio destino. Diciamoci le cose come stanno: parevano una combriccola di amici che dopo una giornata passata alla SPA, si ritrova nell’angolo relax. L’unico che se l’è giocata bene è stato Raffaele de Rosa. Raffaele, che passa l’Ajax sulla porta finestra. Raffaele, che prepara un merluzzo in umido. Raffaele, che crea pozzi d’acqua in Africa. Raffaele, che monta l’armadio laccato bianco di MondoConvenienza. Raffaele che dopo sedici anni in Gran Consiglio se ne sparerà altri dodici in Consiglio di Stato che solo il regno di Elisabetta II è stato più lungo.

La domanda che tutti ci poniamo è la seguente: Beltraminelli ha sottovalutato De Rosa? Secondo me sì, quantomento inizialmente. Si parla comunque di un Gran Consigliere uregiatto e non di Che Guevara (cit.) quindi una sottostima poteva anche starci. Il problema, e la storia ce lo insegna, è la gente arrabbiata….e la gente inviperita spodesta sia Marina che Paolo. I voti contro sono, purtroppo, più efficaci dei voti a favore.

Per il resto il PPD non solo non ha fatto un tonfo, ma ha persino guadagnato lo 0,7%! A questo punto penso si possano ringraziare Paolo e Raffaele. Su Beltraminelli dunque cala il sipario, e lui se ne va da Gran Signore. Lo fa con intelligenza e ironia dimostrando di saper perdere ( cosa fondamentale in politica) e la statura di una persona si vede in questi momenti.

I liberali che piagnucolano più di Emma Bovary quando è stata scaricata da Léon proprio non si possono soffrire, e le cause vanno ricercate a casa loro. Lo scaricabarile di Caprara sta suscitando parecchia tenerezza: invece di prendersela con Bertoli, avrebbe dovuto mettere una museruola agli esponenti radicali che non si sono fatti i c…. loro. A questo aggiungiamoci una campagna insipida e un partito ormai obsoleto e incapace di rinnovarsi. A dire il vero gli è ancora andata bene, prevedevo una retrocessione più decisa….altro che raddoppio!

I socialisti mantengono il seggio e riconfermano senza problemi il loro Consigliere di Stato. Amalia non ha convinto e pure nel PS non vince chi grida di più.

La Lega, congiunta con l’UDC, riconferma i due seggi ma indietreggia. È l’inizio della fine? Se non si danno una vigorosa svegliata temo di sì. Il Movimento di Giuliano Bignasca si ritrova oggi con più c… che sedie. Ha più personalità uno smalto rosa che non i vertici leghisti. Non hanno manco più la forza di fare un po’ di sano populismo in campagna elettorale; fate vobis.

Infine il 18% dei cittadini che si sono recati alle urne, ha scelto la scheda senza intestazione. Roba che se una persona con un po’ più di carisma di un comodino in legno d’acero decidesse di costituire un partito politico, nella desolazione in cui versiamo farebbe furore. Ve la butto lì: un Movimento 3 stelle budget?

Cindy Martinoni