I giorni di POESTATE, primo festival letterario del Cantone, giunto felicemente alla sua 24esima edizione, saranno il 30 e 31 maggio e il 1° giugno, con un “after Poestate” che si terrà domenica 2 giugno al Bar Laura.

Lo ha comunicato ai giornalisti convenvenuti a Palazzo civico la fondatrice e direttrice del Festival, Armida Demarta, affiancata dal Sindaco e dal Capodicastero cultura, che ha voluto sottolineare il primato dell’evento luganese rispetto ad altre manifestazioni analoghe.

“Poestate guarda al futuro!” ha esclamato l’instancabile Armida, “ma la situazione è difficile e i soldi perennemente scarsi”. Demarta si è tolta (ma non è proprio una novità) qualche sassolino dalla scarpa: “pessima politica culturale cantonale”, “sistema inquinato” e (suo leitmotiv) “per avere fortuna bisogna essere tra gli amici degli amici”. [Noi, che non siamo amici di nessun amico – ciò che è nel contempo uno svantaggio e un vantaggio – ci professiamo totalmente innocenti; ndR]


Sul ricco programma del Festival torneremo nei prossimi giorni e nelle prossime settimane con approfondimenti e interviste. Segnaliamo sin da ora:

— le installazioni elaborate dal Resident Team diretto da Maurizio Molgora: sotto il titolo di “Concept” saranno presenti a tutte le serate

— le letture poetiche di numerosi autori di varia età, affermati o emergenti; alcuni presentati da Gilberto Isella, professore, scrittore, poeta, critico letterario (e nostro caro collega per decenni a Lugano 1)

— un discorso sul rapporto tra parola, corpo e teatro con Cristina Castrillo

— un’immersione nella “Beat Generation italiana” proposta da Arminio Sciolli, noto operatore culturale e patron del Rivellino Leonardo da Vinci di Locarno

— l’importante dibattito pubblico “Cultura di stato e cultura indipendente tra autoreferenzialità e apertura”; il tema, come tutti sanno, è caro ad Armida.

Per il momento non ci resta che esclamare: Attendiamo con ansia Poestate!