NOTA. Circa il “diniego” del MASI non abbiamo notizie certe, dunque ci rimettiamo a Bühler.

Per rimediare al “fastidio” arrecato da simboli cristiani avremmo però una nostra proposta, al contempo più radicale e più efficace: la rimozione della chiesa degli Angioli e il suo ricollocamento a debita distanza dal LAC. Con i potenti mezzi della tecnologia moderna ciò dovrebbe essere senz’altro possibile.

* * *

INTERROGAZIONE

È notizia di oggi che la scultura “Luce Divina” posta davanti alla Chiesa di Santa Maria degli Angioli, facente parte della collezione di Helidon Xhixha “Riflessi di Luce” dislocata in città in queste settimane e raffigurante una croce cristiana, verrà spostata dopo le festività pasquali. La decisione parrebbe esser frutto di un “fastidio”, o meglio, l’avvicinamento di un simbolo religioso al LAC, secondo taluni in contrasto con le mostre del MASI, parrebbe essere un fastidio. Un atteggiamento censorio che non ci saremmo aspettati da un ente che dovrebbe tutelare il diritto d’espressione artistica invece di reprimerlo, anche se d’ispirazione religiosa. Vien da chiedersi se i simboli cristiani siano ancora i benvenuti in città.

Per questo motivo, i sottoscritti consiglieri comunali, avvalendosi della facoltà concessa dalla Legge organica comunale (LOC), chiedono al lodevole Municipio:

1. Quali sono i motivi dietro al diniego del MASI di permettere la posa della scultura in Piazza Bernardino Luini dinanzi alla Chiesa di Santa Maria degli Angioli?

2. Il Municipio condivide queste motivazioni? Se sì, perché? Altrimenti, per quale motivo ha deciso di accondiscendere alla richiesta del MASI?

3. Il MASI ha potere decisionale su ciò che viene allestito sulla pubblica piazza, in questo caso Piazza Bernardino Luini?

4. Da quando la scultura è esposta vi sono state “reclamazioni” di sorta? Se, sì da parte di chi e per quali motivazioni?

Alain Bühler, UDC (primo firmatario)
Raide Bassi, UDC
Tiziano Galeazzi, UDC