René Rauschenberger (Pixabay)

25 agosto 1944

Squilla il telefono sulla scrivania del governatore militare di Parigi, generale Dietrich von Choltitz. È il Führer: “Ist Paris verbrannt?”

Nell’imminenza della caduta della città Hitler aveva impartito un ordine chiaro quanto distruttivo: prima della ritirata delle truppe tedesche le principali infrastrutture e i simboli storici della città dovevano essere dati alle fiamme.

Quell’ordine non fu eseguito: von Choltitz si arrese agli alleati e consegnò intatta la meravigliosa capitale.

Parigi rimase sotto occupazione tedesca dal 14 giugno 1940 al 25 agosto 1944, quattro anni, 2 mesi e 11 giorni.