Foto Wiki commons
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La Data, IL 2 MAGGIO,  si avvicina a grandi passi, fervono i preparativi, Arminio è presissimo. Ma ha trovato ugualmente il tempo per concedere un’intervista a Ticinolive.

Leonardo è il suo mito e lo spirito del Genio aleggia sopra il Rivellino. 500 anni sono passati. Nel castello di Clos-Lucé quale fu il suo ultimo pensiero?  

Un’intervista di Francesco De Maria.

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Arminio al LAC, meditabondo e in buona compagnia (foto Ticinolive)

Francesco De Maria  Il Rivellino Leonardo da Vinci (come tutto il resto del mondo) si appresta a ricordare il 500° anniversario della morte del suo grande “patrono”, avvenuta il 2 maggio 1519. Qual è il piano del Rivellino per onorare Leonardo?

Arminio Sciolli  Nei suoi 10 anni di esistenza il Rivellino ha sempre inaugurato la stagione espositiva e culturale il 15 aprile, giorno della nascita di Leonardo da Vinci progettista del Rivellino di Locarno e dei due rivellini del Castello Sforzesco di Milano. Quest`anno, in considerazione delle celebrazioni universali del 500mo della scomparsa del genio toscano, il Rivellino ha voluto unirsi al coro segnando la data. L`unica cosa certa di Leonardo sono il luogo e la data della sua morte : Castello di Clos Lucé ad Amboise il 2 maggio 1519. Tutto il resto è controverso.

Molti mi chiedono spesso perche` non esponiamo originali di Leonardo, e ci siamo stati molto vicini (disegni del teatro, “Monna Vanna”), ma disponendo dell`unica costruzione ancora intatta del Maestro non ha molto senso. Anche il maggior leonardista e presidente dell`Armand Hammer Institute for Leonardo Studies, prof. Carlo Pedretti, scomparso l`anno scorso, ci aveva subito consigliato di seguire la contemporaneità del genio del Rinascimento. E cosi, Robert Wilson, Peter Greenaway, Oksana Mas e altri artisti ospiti hanno realizzato opere appositamente ispirate a Leonardo stratega e inventore (voglio rammentare le “Leonardo Suitcases” di Greenaway nel 2010).

Quest`anno tre artisti hanno accettato l`invito inaugurale :
Alberto di Fabio, attivo a Roma, con oltre 160 mostre tra l`altro al Garage di Mosca e al CERN di Ginevra, con una installazione aerea, dedicata alla scienza dal titolo “Quanti. Delle visioni cosmiche dell`artista-astronauta nello spazio.
Doncho Donchev, bulgaro, anche lui con una mostra e delle performance al CERN di Ginevra nel 2018 sul tema dell`atomo e della mappa cosmica. Maestro Doncho ha realizzato delle pitture dal vivo in quattro padiglioni ad Astana EXPO 2017 e al padiglione CasaCorriere a Milano EXPO 2015. Per il Rivellino ha realizzato una serie di opere “Codex Metamorphoses” dedicato agli studi di Leonardo sull`anatomia degli animali e il loro rapporto con l`essere umano, o meglio con Leda, una donna.
Luca Ferrario, italo-ticinese, architetto e fotografo, con “Sacred Pavilion”, cinque foto giganti del padiglione temporaneo dell`arch. Mario Botta alla mostra di Casa Rusca nel 2018. La stampa delle foto eseguita dall`artista e grafico Anthony Chrétien su dei fogli appositamente realizzati da François Lafranca su carta “Lafranca” è stata una vera sfida vista l’estrema porosità del materiale (se ne erano serviti Castellani, Chillida, Ben Nicholson , Dorazio e tanti altri). L’alto costo dell`operazione è valsa la pena : oltre all`effetto visivo importanti artigiani-artisti del territorio. L`esperimento non era certo di riuscire e diverse prime carte non erano riuscite. Il richiamo leonardesco: l’invenzione (la carta), la camera oscura e l’architettura effimera (cosi era inteso il bastione del Rivellino).
Last but not least : il musicista Pietro Bianchi, nipote del pioniere della fotografia in Russia Ivan Bianchi, suonerà delle composizioni dell`era leonardesca su un violino-dulcimer da lui inventato e costruito. Leonardo era anche muscista e compositore.

Il 2 maggio sara` una celebrazione (inizio alle 18:00), non oso dire festa visto il lato funesto, e quindi taglieremo una torta d`artista realizzata dalla Pasticceria Marnin per commemorare l`importante data.

Il Rivellino, misterioso e deserto

Che cos’è Leonardo per lei? Ci dia la sua personale visione del celebrato Genio universale.

Leonardo è stato l`ultimo – se non l`unico – uomo di scienze e arti completi. Ha toccato tutti gli aspetti della vita, dell`universo e della mente attraverso il suo vasto corpus di codici (e pensare che molti sono andati dispersi). Spesso incompreso o sprezzato dall`amministrazione (pensiamo al trattamento umiliante da parte dei conventi committenti o da parte della Citta` di Firenze), furono in realtà re o duchi (Ludovico il Moro, Francesco I), alta aristocrazia (Valentino Borgia, Charles d’Amboise, Trivulzio) e colleghi (Raffaello, Verocchio) ad accoglierlo nelle migliori corti europee. Non dimentichiamo che Leonardo era lui stesso di sangue nobile.

Oltre a ciò, immaginiamo, ci saranno altre manifestazioni…

Fino al Festival di Locarno… ma torneremo dopo.

E nei giorni del Festival di Locarno? Il Rivellino non manca mai!

… Ecco : stiamo discutendo l`allestimento di una installazione storica dello Studio Azzurro di Milano leader mondiale in video ambientazioni (inaugura il 18 maggio a Milano una mostra in onore a Leonardo)… mais nous y reviendrons…

Come vanno i rapporti con Solari, Brunschwig e la nuova direttrice artistica, che succede a Chatrian? Il Rivellino troverà un suo spazio nel Festival?

Studio Azzurro e` stata una loro idea. Parlano i fatti : Raphael è un amico di lunga data e la sua nomina alla direzione amministrativa ha stabilito uno stato di “Pace Locarnese” tra il Festival e il Rivellino. Il Presidente Solari ci ha anche sorpreso negli ultimi anni sul dominio dell`organizzazione del Festival, ormai l`evento culturale in Svizzera, estendendosi agli eventi letterari a Monte Verita`, alla Rotonda, al Palacinema, al Cinema Rex, alla banconota da 20 franchi, agli Swatch commemorativi…

Il Rivellino, affollato e festoso, durante un evento della Pasqua 2017 (foto David Cuciz)

Che Leonardo da Vinci sia effettivamente il progettista del Rivellino è un tema tuttora di attualità? O non c’è più da discutere?

Leonardo è il Maestro del Mistero : niente è certo, a partire dalla sua scrittura mancina e a rovescio. Anche la Gioconda o la Dama con l`ermellino sono oggetto di contesa sull`attribuzione leonardesca. Solo gli insicuri necessitano sicurezze. Il Rivellino non trema.

Se si volesse indagare la personalità del Grande in chiave “gender”, quali potrebbero essere le risultanze?
Una volgare Schadensfreude spinge i pettegoli a centrarsi sull`illegimità e sulla presunta omosessualità di Leonardo : se le sue parvenze erano quelle del disegno dell’Uomo vitruviano ci troveremmo di fronte ad uno splendido fusto e se vi aggiungiamo l`uso della “zucca” (non oserete contestarlo, spero!) dubito che non abbia fatto colpo su Donna Gallerani (Dama con l`ermellino), la Marchesina Crivelli… la Gioconda: perché sorridono cosi sfrontatamente? E se fosse bisessuale, siate certi che vigeva maggior libertà sessuale nel Rinascimento -guardate i figli di Papa Borgia- che nel 2019.

Come si può ritrovare il genio di Leonardo nell’arte moderna e contemporanea? Principalmente in quali artisti? 

Qualsiasi artista dopo Leonardo vuole essere Leonardo da Vinci (superarlo sembra impensabile) e lo copia, imita, se ne appropria. Già ad inizio Cinquecento il Cenacolo venne ricopiato sulla parete della chiesa di Ponte Capriasca, Andy Warhol (multipli del Cenacolo), Botero (Mona Lisa bambina, e obesa), Marcel Duchamp (L.H.O.O.Q.), Jeff Koons (borse Louis Vuitton), Souza, Greenaway (Leonardo`s Last Supper), e potremmo seguitare per ore senza mettere un punto finale!

Esclusiva di Ticinolive