L’Opinione odierna, pubblicata nel Corriere, è a nostro avviso assai significativa perché l’on. Käppeli è uno dei giovani “di punta” del PLR (non solo quanto al Gran Consiglio ma anche, eventualmente, alla città di  Bellinzona).

Com’è noto il Partito ha concesso libertà di voto sul tema (anche se alcuni pensano che l’abbia fatto a malincuore e per evitare guai peggiori). Ma è importante e positivo che l’abbia fatto.

Sul fronte democristiano si è messo in luce l’on. Regazzi, il cui nome appare nel folto Gruppo interpartitico che sostiene il No. L’associazione della quale è presidente (v. comunicato ufficiale dell’AITI) sostiene invece il Sì. Fabio (R), avrai ricevuto un permesso speciale!

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FABIO KÄPPELI  “L’UE ha un chiaro interesse affinché la Svizzera rimanga nello spazio di Schengen. Oltretutto, la tesi secondo la quale entro 90 giorni saremmo fuori dall’accordo non regge: gli accordi prevedono unicamente che entro tale termine le due parti debbano incontrarsi per trovare una soluzione pragmatica. Nulla osta quindi a poter respingere l’inutile oltre che liberticida inasprimento della legge sulle armi. Inutile perché le misure proposte non contribuiscono minimamente a combattere il terrorismo – l’obiettivo dichiarato della direttiva europea che si è voluta riprendere – e colpiscono invece unicamente i cittadini onesti.”

(citazione dal CdT)