E’ grave, molto grave. Che il sindaco leghista di Legnano sia stato arrestato per corruzione? Che la controversa vicenda Siri sia ormai archiviata? No, che di Maio chiami La Nuova Tangentopoli il suo alleato di governo, la Lega.

Perché se così resta, che due partiti che dovrebbero essere alla guida di un paese unito, siano non solo su fronti opposti, ma completamente divisi, opposti, lontani e acerrimi nemici, ebbene, se così resta, significa che la Legislatura potrebbe crollare prima ella fine e che l’Italia vada a elezioni anticipate per un motivo non più serio di una reciproca incompatibilità tra i partiti trainanti, il MoVimento CinqueStelle e la Lega.

Un primo punto di disaccordo è il 3%: Salvini sbaglia a voler sforare di questa percentuale in termini di deficit/Pil, a dirlo è Silvio Berlusconi, redivivo opinionista, pronto ad accaparrarsi il posto di vicepremier nel caso la rottura gialloverde fosse fatale. ma su ciò assicura: nessuna alleanza col PD, l’altro partito, smanioso di tornare. “ciò aumenterebbe il debito pubblico” ha concluso il Cavaliere ” e non si è mai visto metodo risolutore del debito pubblico che aumenti il debito pubblico stesso.”

Salvini invece sostiene che sia possibile superare i vincoli imposti da Bruxelles, mentre Di Maio vede in quest’affermazione solo una “sparata”. Ecco come il vicepremier grillino tratta il suo omologo leghista. Non c’è concordia, non c’è buon governo. Lo spread, intanto, sale a 289 punti.

Ne approfitta Nicola Zingaretti neoeletto segretario del PD, che punta a far riprendere punti al suo partito, anche in vista delle Europee.

“Se si continua così” conclude il Sottosegretario alla Presidenza dei Consigli, Giancarlo Giorgetti “dopo il 26 maggio per il governo sarà insostenibile andare avanti.”