Il 62enne Kevin Patrick Mallory, cittadino degli Stati Uniti ed ex agente speciale della CIA residente in Virginia nella città di Leesburg, è stato condannato da una giuria del tribunale federale a 20 anni di prigione per aver trasmesso informazioni segrete sulla difesa nazionale statunitense ad un agente dei servizi segreti della Repubblica popolare cinese, Michael Yang, in cambio della somma di 25 mila dollari.

Gli atti giudiziari e le prove presentate al processo, includono un video di sorveglianza di un ufficio postale FedEx a Leesburg, dove si vede l’ex ufficiale scansionare documenti classificati a livello segreto su una scheda micro SD (memoria digitale), e due viaggi effettuati a Shanghai durante il 2017 che provano l’incontro con l’agente cinese.

Aveva pagato per avere le copie cartacee di otto documenti distrutti in seguito, ma gli agenti dell’FBI hanno trovato una scheda SD accuratamente nascosta contenente quei documenti durante una ricerca nella casa privata di Mallory il giorno del suo arresto avvenuto il 22 giugno 2017 all’aeroporto di O’Hare di Chicago mentre era di ritorno da Shanghai con suo figlio. Gli agenti doganali avevano trovato nei suoi bagagli denaro contante non dichiarato. Gli agenti avevano inoltre intercettato una chiamata fatta dal carcere che chiedeva alla sua famiglia di cercare e distruggere la scheda SD che aveva nascosto.

Mallory, che parla fluentemente cinese mandarino, ha iniziato la sua carriera prestando servizio nell’esercito degli Stati Uniti. Prima di diventare un agente segreto della CIA, è stato agente speciale per il servizio di sicurezza del dipartimento di Stato.

“Non solo ha messo a rischio il nostro paese, ma ha messo in pericolo la vita di specifici siti e risorse umane che mettono a rischio la propria sicurezza per la nostra difesa nazionale”, ha detto il procuratore distrettuale della Virginia. “Ci sono pochi crimini in questo paese più gravi dello spionaggio. Mentre i cinesi continuano a cercare di identificare e reclutare membri attuali ed ex membri dell’intelligence americana, questi individui dovrebbero rimanere vigili e segnalare ogni attività sospetta ai funzionari di sicurezza appropriati. Questo caso, dovrebbe servire come messaggio a chiunque stia considerando di violare la fiducia del pubblico e compromettere la sicurezza nazionale degli Stati Uniti divulgando informazioni classificate”, ha aggiunto.

L’ex ufficiale Kevin Mallory trascorrerà dunque i suoi prossimi 20 anni nel carcere per cospirazione con i cinesi. Nella comunità dell’intelligence americana, questo è un caso che fa parte di quello che viene descritto come un’allarmante “tendenza” di ex ufficiali dei servizi segreti statunitensi presi di mira dalla Cina. Mallory, infatti, è uno dei numerosi funzionari per la sicurezza nazionale americana di alto livello, arrestati e accusati di rapporti non autorizzati con l’intelligence cinese.

Il nulla osta di sicurezza Top Secret, come richiesto dal protocollo per la posizione governativa degli ufficiali dell’intelligence, gli era stata chiusa nell’ottobre del 2012, quando ha lasciato il servizio governativo, dopo aver assunto vari incarichi presso agenzie governative e diversi appaltatori della difesa.

Durante gli interrogatori delle autorità giudiziarie, Mallory fu preso alla sprovvista quando il telefono Samsung fornitogli dai cinesi mostrava le sue conversazioni testuali con l’interlocutore cinese. Mallory credeva che le funzioni di messaggistica criptate avrebbero tenuto nascoste le conversazioni telefoniche.

Secondo le autorità che hanno indagato sulla persona, pare che fosse alla disperata ricerca di denaro, e la cosa più preziosa che aveva erano le informazioni segrete degli Stati Uniti. La somma di 25 mila dollari che ha ricevuto era solo la prima parte del compenso che avrebbe ricevuto se non fosse stato catturato in tempo.

Gli avvocati di Mallory presenteranno comunque ricorso contro la condanna che è stata emessa venerdì scorso.