Vola il gruppo del Partito Popolare Europeo (PPE), europeista di centro destra, con 180 seggi apparentemente ottenuti e il 24%, subito dietro vi è l’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D), d’orientamento di centro sinistra democratico, ottenendo ben 152 seggi col 20,2%: gli europeisti sono forti, e bilanciati dei loro rispettivi esponenti a destra e a sinistra.

Subito dopo vi è l’ALDE, l’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa, con 105 seggi apparenti e il 14% dele preferenze, seguiti dai Verdi Europei, Alleanza Libera Europa, con ben 67 seggi: una inaspettata e ottima vittoria per gli ambientalisti. (Fenomeno Greta?).

Seguiti dai Conservatorie Riformisti Europei, euroscettici e anti federalisti, con l’8,1 di percentuale e 61 seggi: anche gli antieuropeisti sono ben calibrati ai loro avversari.

Al sesto posto si collocano i nazionalisti dell’Europa delle Nazioni e della Libertà (ENL) con 57 seggie il 7,2%: di estrema destra, nazionalisti, euroscettici: in essi brillano Matteo Salvini in italia (la Lega pare affermarsi come primo partito in italia con ben il 32%) e Marine Le Pen in francia (Il Rassemblement National conquista il 23,7% superando Macron che si assesta alcuni passi indietro, dimostrando, forse, lo scontento dei francesi (fenomeno Jilets Jaunes?).

Seguono Europa della Libertà e Democrazia Diretta. contrari al centralismo burocratico dell’UE, con 54 seggi e il 7,2%, infine gli EUL Sinistra Unitaria Europea, Sinistra Verde Nordica. 

Per ora un panorama decisamente variegato, a favore dell’europeismo, dell’euroscetticismo e del nazionalismo. Dove si andrà a finire? Brexit o non Brexit? Nazionalismi, visto che Più Europa in Italia non raggiunge nemmeno la soglia minima del 4% (come CasaPound, del resto…)? Staremo a vedere, per ora il quadro è decisamente diamantino.