La polizia ungherese ha preso in custodia cautelare il capitano di una lussuosa imbarcazione da crociera di 135 metri, la Viking Sigyn registrata in Svizzera, dopo la collisione avvenuta sul fiume Danubio a Budapest mercoledì sera poco dopo le 21 ora locale. Coinvolta anche una piccola nave che trasportava 33 turisti sudcoreani e due membri dell’equipaggio.

L’incidente è avvenuto quando entrambi le imbarcazioni, che stavano navigando parallelamente in direzione nord, sono arrivate vicino a due pilastri del Margit Bridge, ponte che attraversa il fiume all’altezza del parlamento ungherese. Il video diffuso dalla polizia mostra la Viking Sigyn colpire e passare sopra la nave Hableany, un’imbarcazione di 27 metri, da poppa a prua facendola capovolgere e affondare in pochi secondi.

Il bilancio è di sette morti recuperati e 21 persone scomparse. Solo sette delle 35 persone hanno fatto in tempo a salvarsi afferrando una scialuppa alla deriva mentre guardavano con orrore gli altri lottare nelle fredde acque scure e chiedere aiuto sotto la pioggia. La maggior parte avevano un’età compresa tra i 40 e 50 anni, ma nel gruppo c’era anche un bambino di sei anni e un uomo di 70, secondo l’agenzia di stampa coreana Yonhap.

Una massiccia operazione di ricerca è ancora in corso sul fiume ingrossato dalle piogge che hanno portato forti correnti. Il relitto capovolto della Hableany, costruita nel 1949 nell’ex Unione Sovietica, è ancora sommerso e le squadre di soccorso si stanno preparando a sollevarlo. La speranza di trovare altri sopravvissuti, probabilmente trascinati via dalle correnti o rimasti intrappolati, sta diminuendo sempre di più.

La Viking Sigyn stava facendo rotta verso Passau in Germania, mentre l’Hableany, una nave gestita da un’agenzia di viaggi della Corea del Sud, stava rientrando dal tour notturno di un’ora lungo la capitale ungherese. Era quasi arrivata alla fermata sotto il ponte quando è stata colpita e “sorvolata” dalla nave da crociera più grande. I testimoni hanno raccontato che una ventina di persone erano sul ponte a scattare fotografie mentre gli altri erano in cabina per prepararsi a sbarcare. Nessuno dei turisti sudcoreani indossava il giubbotto di salvataggio al momento dell’incidente.

Non è stato immediatamente chiaro quale nave fosse responsabile dell’incidente, avvenuto molto rapidamente, ma a seguito dell’avvio dell’indagine penale e dell’interrogatorio, il capitano 64enne di origine ucraina della nave svizzera è stato arrestato.

Negli ultimi anni c’è stato un forte aumento del traffico fluviale per via del turismo a Budapest. La preoccupazione per molti membri dell’equipaggio delle grandi imbarcazioni che navigano il Danubio è aumentata. Forse, in certe condizioni atmosferiche e soprattutto nella fase notturna, si dovrebbero fermare le piccole imbarcazioni dedicate alle escursioni dopo cena che navigano in un tratto di cinque ponti principali della capitale pieno di navi da crociera che sono molto più potenti e difficili da manovrare.

La Corea del Sud, che ha ancora un doloroso ricordo del naufragio di Sewol nel 2014 dove morirono 304 persone, quasi tutti scolari, ha messo a disposizione delle famiglie delle vittime funzionari del ministero degli Esteri inviati in Ungheria. Massima cooperazione tra i due governi per indagare a fondo sulla causa dell’incidente che ha lasciato sgomenti entrambi i paesi.