Venezia, porto di San Basilio. Una nave da crociera MSC per un’avaria al motore, si schianta su un battello da crociera fluviale, spostandolo a destra (e per caso fortuito senza schiacciarlo contro la banchina), che era ormeggiato per far scendere i turisti. Quattro i feriti, due lievi e due ricoverati in ospedale, ancora ignota la loro nazionalità, anche se sarebbero signore dai 67 e i 72 anni. 

la Msc Opera è andata a sbattere contro la banchina a San Basilio – zattere, speronando il battello fluviale River countess. Per entrambe le imbarcazioni, nessun versamento di idrocarburi.

L’avaria al motore era stata segnalata dal comandante della nave da crociera ma il motore era bloccato e in spinta, poiché la velocità aumentava, come racconta Davide Calderan presidente della Rimorchiatori Uniti Panfido. società che stava guidando l’arrivo della nave da crociera, che poi si è schiantata.

Lievi scrimiature sulla nave da crociera: è andata peggio per il battello che, invece, si è ritrovato squarciato da una falda.

Annullata la regata e il Corteo della Sensa, che erano previsti per oggi. “Bisogna dare la precedenza ai mezzi di soccorso” ha spiegato il sindaco Brugnaro

Inevitabili le polemiche, già accese da tempo sul divieto, mai fino ad ora attuato, di circolazione in laguna delle grandi navi, la cui spinta, inarrestabile, per un incidente come il sopraddetto, potrebbe distruggere la riva di San Marco o la Basilica della Salute, come spiega un veneziano, vox populi, allarmato.

Il ministro dei trasporti grillino Toninelli ha ribadito che per la tutela della laguna le Grandi Navi non debbano più passare per la Laguna,in particolare per la Giudecca, mentre viene attaccato dai leghisti Molinari (capogruppo Lega alla camera) e dalla deputata veneziana Ketty Fogliani che lo accusano di non aver, in tutto questo tempo, ancor preso una decisione definitiva a riguardo, nonostante il piano alternativo grandi navi sarebbe già stato pronto da novembre scorso, e condiviso con autorità e armatori. Ennesima stoccata Lega-Cinque Stelle, quindi,  anche in tali casi drammatici.

A tal proposito di espone anche il vicepremier Salvini che da Tivoli ribadisce come un “no” da parte di un ministero “non leghista” avrebbe bloccato il piano che prevedeva di fermare le grandi navi a Marghera, ampliandone il porto.

Attacca anche il Presidente della regione, Luca Zaia, che ribadisce come gli incidenti siano si possibili e da mettere in conto ma si debba evitare che avvengano all’interno di contesti storici-culturali, patrimonio dell’umanità e, inoltre, abitati.