Dopo un intenso restauro conservativo, il Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona riapre con una mostra sull’arte europea del secondo dopoguerra: COLORE, FORMA, VUOTO. Contemplazione e meditazione nell’arte contemporanea, che presenta una quarantina di opere, frutto della proficua collaborazione con la Fondazione Dr. Christiane Hackerodt per l’arte e la cultura, Hannover.

Kwang Young Chun Aggregation 15-MY26 (Star 3) 2015 Tecnica mista con carta di gelso coreano ø 200 cm Dr. Christiane Hackerodt Kunst- und Kulturstiftung, Hannover © Catalogo della Dr. Christiane Hackerodt Kunst- und Kulturstiftung  2019

In seguito a una ristrutturazione volta a migliorare l’impianto di sicurezza dello stabile e la qualità dei propri spazi espositivi, necessaria per garantire la custodia delle opere, il Museo riapre con una mostra straordinaria, nata dalla felice collaborazione con la Dr.ssa Christiane Hackerodt, presidente della Dr. Christiane Hackerodt Kunst-und Kulturstiftung. Nucleo centrale della mostra è la collezione d’arte della Fondazione che annovera tra gli artisti sia esponenti del Gruppo Zero di Düsseldorf, sia quelli del gruppo giapponese Gutai, come pure molti altri a essi affini. Il Museo d’arte ha voluto così proseguire il ciclo di approfondimenti sull’arte europea del secondo dopoguerra, delle cosiddette Neoavanguardie.

Piero Manzoni Achrome 1958-59 Caolino su tela 18.5 x 24.5 cm Collezione Mack © Fondazione Piero Manzoni, Milano / 2019, ProLitteris, Zurich

Il Gruppo Zero, nato a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, facendo tabula rasa di tutto il passato e relazionandosi con le esperienze di tutto un fiorire di gruppi impegnati nel campo delle ricerche ottiche, cinetiche e programmate, ha contribuito in modo essenziale alla ridefinizione del ruolo dell’arte e dell’artista attraverso l’approfondimento e la ricerca di un nuovo linguaggio artistico autonomo, non più espressione di un io soggettivo, ma più “freddo” e internazionale, basato sulle scoperte scientifiche e tecnologiche più attuali e rigorose.

Le opere dunque, come fossero dei “dispositivi”, sono capaci di suscitare effetti psicofisici sul fruitore che viene andare attivando la propria immaginazione, a “costruire” (per la prima volta protagonista nella storia dell’arte), l’immagine dell’opera con modalità sue proprie e dove l’artista assume infine il ruolo educativo di stimolatore, suscitatore di immesso/introdotto in quella “Zero-Zona” di stimoli fisici e mentali dove tutto è possibile, dove è invitato a lasciarsi esperienze psicofisiche, che testimoniano l’intrinseco dinamismo spazio-temporale dell’esistenza umana.

Piero Manzoni, Heinz Mack ed Enrico Castellani in occasione dell’inaugurazione della mostra “Heinz Mack – Rilievi luminosi e pitture”, Galleria Azimut, Milano 1960 Archiv Heinz Mack

Il credo del Gruppo Gutai è “creare un’arte che non sia mai esistita prima” e il suo iniziatore Jirō Yoshihara, pone come priorità assoluta dell’operato artistico dei suoi membri l’originalità che, essenzialmente, persegue la presenza fisica dell’artista che genera l’opera, l’incarnazione, la personificazione fisica dell’artista nella materia, nel processo costruttivo dell’opera stessa, siano esse tele, azioni corporee o altre entità.

Per valorizzare questa importante collezione, la co-curatrice della mostra Dott.ssa Mara Folini, Direttrice dei Musei civici di Ascona, ha voluto integrarla con alcune opere di quegli artisti che hanno avuto un’importanza e un ruolo fondamentale nell’ambito del Gruppo Zero e le sue costellazioni. Grazie alla generosità e alla disponibilità della galleria d’arte Beck & Eggeling (Düsseldorf) e di alcuni prestatori privati si possono così ammirare anche alcune opere di Yves Klein, Piero Manzoni, Enrico Castellani e Lucio Fontana, che in modo esemplare completano e contestualizzano gli intenti di questa mostra.

Artisti:
Bernard Aubertin, Ida Barbarigo, Hermann Bartels, Lore Bert, Enrico Castellani, Kwang Young Chun, Lucio Fontana, Raimund Girke, Judi Harvest, Sadaharu Horio, Yves Klein, Klaus Kleine, Heinz Mack, Piero Manzoni, Federica Marangoni, Yuko Nasaka, Morio Nishimura, Otto Piene, Kazuo Shiraga, Turi Simeti, Günther Uecker

www.museoascona.ch

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Inaugurazione: sabato 22 giugno, ore 17.00
Date della mostra: 23 giugno – 13 ottobre 2019

Orari di apertura martedì – sabato 10.00 – 12.00
14.00 – 17.00
domenica e festivi
10.30 – 12.30
lunedì
Chiuso