Milano, Palazzo Reale. Nella Mostra Preraffaelliti, Amore e Desiderio si possono ammirare i più grandi capolavori della Confraternita. 

Amor che nullo amato amar perdona… Come accadde il bacio tra Paolo e Francesca, narrato da Dante nel Canto V dell’Inferno? Un dantista pittore d’epoca vittoriana, il celebre (omonimo del poeta) Dante Gabriel Rossetti, lo racconta: una serie: Paolo e Francesca paiono dal pittore sorpresi nell’impeto struggente e amoroso del loro primo bacio, scoccato mentre erano intenti alla lettura del Lancillotto, al centro della scena irrompono Dante e il Poeta, che mirano la fine della tela orizzontale: ecco, Paolo e Francesca ora, in un vortice di vento e di stelle, travolti dalla passione che fu loro in vita. Una cornice aurea racchiude il gioiello di pittura: sul supporto ligneo, omaggiante il dantesco e caddi come corpo morto cade: Rossetti incide nell’oro, infatti, “me lasso”… Il piccolo quadro è manifesto del’arte pittorica dei Preraffaelliti: raccontare il quotidiano, dietro alla leggenda, o alla storia, che dir si voglia… la storia, percepita da noi moderni, non è forse anch’essa leggenda?

Paolo e Francesca, Dante Gabriel Rossetti
Ophelia, Millais.

Lo stesso è per John Everett Millais. Che accadde all’Ophelia dell’ Amleto di Shakespeare, il quale, pur di fingersi pazzo, finge di non amarla? Come avvenne la di lei morte, che nella tragedia è narrata solo dal messaggero e dal becchino? Millais lo indaga, e la ritrae, stupenda, anche nel momento estremo (o, forse, è solo un bagno, che prelude alla tragedia?) bagnarsi nelle fredde acque d’un fiume di Britannia, cosparsa di fiori e ghirlande galleggianti: i capelli fulgidi si perdono nella maestria dell’acqua chiara, impercettibile, eppur così reale che par traboccare dal dipinto, e baluginare negli scintillanti occhi acquosi della bellissima eterea fanciulla…

The Lady of Shalot – Whaterhouse

Che accadde alla Dama di Shalotla quale per una profezia non poteva volgere gli occhi alla turrita Camelot, ma ella li volse inevitabilmente attratta da Lancillotto che passava sotto il suo castello, udendo il suo celtico canto sul fiume, Tirra Lirra, così come narra il poeta vittoriano Alfred Tennyson? John William Whaterhouse la ritrae talmente bella e vera da parer uscire dalla grande tela: bionda, in affanno, nell’atto di ledere le catene della barca che la porterà sin sotto le balconate di Camelot, ormai morente, poiché ella ha guardato verso la città, e la maledizione è caduta su di lei… due piccoli uccel di bosco volano quasi perforando la tela, in contro allo spettatore. L’acqua rifulge della triste ombra della sera, quella sera prematuramente calata sulla fanciulla.

la proposta di matrimonio (il marchese e Griselda), Frederic George Stephens

Come avveniva una proposta di matrimonio, nel Medioevo? Frederic George Stephens lo racconta con ineffabile finezza, ponendosi egli stesso, col suo bel viso, nelle vesti del giovane sposo speranzoso, ai piedi della fanciulla amata. nella scena compaiono due galline, nonché l’anziano avo della fanciulla che rimira, sognante, la scena. Un fine realismo.

L’arte sugge dalla poesia, dalla storia, dalla leggenda, e le tramuta in realtà. é un realismo medioevale, ineffabile, La confraternita dei Preraffaeliti deve il nome a un allievo dell’Accademia di Londra, che, udendo i pittori Morris, Rossetti e Hunt criticare la pittura che dopo Raffaello era sfociata nel barocco, disse “dunque siete Pre-raffaeliti.” Mai constatazione fu più esatta. Nacque nel 1848, fondata dai suddetti, giovanissimi, tutti tra i 19 e 23 anni, ai quali si aggiunsero poi il più giovane Edward Burne Jones (“che prese il meglio di Rossetti”), il più recente, arturiano, John William Watherouse, nonché molti altri, che, ufficialmente o non, si distinsero per saper cogliere il dettaglio, la fedeltà alla natura, la bellezza, la statuarietà, la finezza e il realismo di epoche perdute soprattutto il medioevo arturiano.

La mora Jane Morris

I Preraffaeliti sono ricordati, anche generalmente, per le splendide figure femminili ritratte. Due le donne principali della Confraternita: Elizabeth Siddal, eterea, dai capelli ramati e gli occhi glauchi, che posò per l’Ophelia di Millais, della quale Rossetti s’innamorò e la sposò e che morì, prematuramente, in seguito alla depressione ingiuntale per la nascita di una bambina morta; la marmorea Jane Morris, dagli occhi nocciola e dai riccioli scuri, moglie prima del pittore Morris, che la ritrasse quale Isotta Ginevra con la struggente dedica “non riesco a dipingerti, ma t’amo” e la sposò ad appena 18 anni, e di Rossetti poi, che ne rimase infatuato, tanto da portarla via all’amico.

Altre modelle, altre bellezze, altre Idee platoniche, femminili, maschili o semplicemente naturali, cospargono l’universo divino dei Preraffaelliti, pittori di estrema bellezza, capaci di incantare, ancora oggi, un mondo ormai frenetico e allo sbando, capaci di ricordare all’uomo, la scintilla divina che riluce in lui, e che, elevando l’anima, risplende.

Chantal Fantuzzi

Milano, Palazzo reale, sino al 6 ottobre. Per info clicca qui.