Una svolta decisamente eco-friendly quella intrapresa dal PLR nella giornata di ieri. Dopo svariati dibattiti il documento programmatico sulla politica ambientale è stato adottato e presenta diversi segnali di una maggiore attenzione del partito alla questione climatica, senza però perdere di vista gli aspetti prettamente economici.

Sono stati 158 i voti pro contro i 148 contrari riguardanti il sostegno all’accordo di Parigi sul clima. L’accordo prevede un’ambiziosa riduzione totale delle emissioni di gas nocivi a effetto serra entro il 2050. Importante novità anche la tassa sui biglietti aerei approvata dall’assemblea: parte del gettito che ne deriverebbe dovrebbe essere destinato ad un fondo specifico per innovazioni e investimenti a favore dell’ambiente mentre il rimanente andrebbe distribuito. Una possibile introduzione della tassa non era stata inizialmente inclusa nel documento in discussione all’assemblea ed è stata portata all’attenzione dal consigliere agli Stati Damian Müller. È stata approvata da 121 voti favorevole e 103 contrari mentre gli astenuti sono stati 3.

Oltre al tema legato al clima il documento presentava anche provvedimenti riguardanti alloggio, lavoro e mobilità. Ben 50 richieste di modifiche erano state presentate e votate durante l’assemblea ma il documento finale alla fine è stato approvato con 190 voti favorevoli.

Proprio oggi, in seguito all’assemblea ma per questioni non legati ad essa, il consigliere nazionale di Berna Christian Wasserfallen ha dato le dimissioni dalla carica di vicepresidente del partito. Non è chiaro se le decisioni prese dal partito abbiano influenzato la decisione di Wasserfallen di lasciare il posto entro la fine dell’anno: da una parte ha affermato sul portale nau.ch che le dimissioni “non hanno a che fare direttamente con le nuove posizioni sul clima del partito” ma allo stesso tempo ci ha tenuto a ribadire che la tassa sui biglietti aerei avrà secondo lui importanti ripercussioni sulle persone e sull’economia.

La consigliera nazionale Petra Gössi, presidente del partito, ha ribadito invece durante l’assemblea che la questione ambientale non lascia indifferente nessuno.

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COMMENTO. Di una mossa di questo tipo (volendo dire qualcosa) si può dire questo. Se funziona, è un’idea geniale. Se non funziona, può sfociare in un assoluto disastro. 

Dunque tassiamo i biglietti aerei. I socialisti li tassano. Senza alcun dubbio li tasserebbe anche Greta Thunberg, che sembra aver stregato il pianeta.

Il PLR sottoscrive l’accordo di Parigi, che riduce l’emissione di gas a effetto serra a zero entro il 2050. Beninteso, non le ridurrà mai perché la cosa è impossibile. Per di più 31 anni sono un’eternità, mentre le scadenze politiche sono maledettamente più vicine.

Votare verde bisogna, ma Gysin o Gössi? Io direi Gysin, è ecologista da più tempo.