Carola Rackete, 31 anni, “capitana” di una nave, la Sea Watch. Ha raccolto 43 profughi sulle coste libiche e dopo aver navigato per quasi un mese tra le coste d’Africa e Lampedusa, ora ha appena forzato il blocco navale italiano, perché lei, tedesca, vuole “scaricare” (non si dovrebbe usare un tal termine per degli esseri umani, ma è esattamente quello che la trentenne tedesca vuole fare) i 43 profughi in Italia.

Scatenando, così, le ire del ministro dell’interno Salvini, chiamato dai suoi fans “il Capitano”. Il quale, avendo imposto la chiusura dei porti, con l’insolito sostegno, anche di Strasburgo, non vuole che la capitana gli scarichi i profughi nel Paese di cui è ministro. Ancora le sue ire non si sono udite.

il giornale online Fanpage scrive di Carola: A soli 23 anni è al timone di una nave rompighiaccio nel Polo Nord per uno dei maggiori istituti oceanografici tedeschi, l’Alfred Wagner Institute. A 25, invece, diventa secondo ufficiale della Ocean Diamond, con cui effettua altre spedizioni polari. A 27 è a bordo della Arctic Sunrise di Greenpeace, per poi iniziare a pilotare piccole barche che si spingono fino alle acque più a nord del pianeta, fra le isole Svalbard nel mar Glaciale Artico, e lavorare al fianco della British Antartic Survey.

Ma la paladina dei migranti, che si dice “in colpa” per essere “bianca, avere tre lauree e aver potuto studiare” ora rischia una multa sino a 50mila euro.