Wiki commons (Guns & Ammo, Ken)

Questa volta non scrivo sull’Asia, ma sulla stupidità che non ha confini.

Una “perla” su tutte. In una cittadina di campagna dell’Alabama, lo stesso Stato che ce l’ha a morte con l’aborto, proibito anche in caso di stupro tanto per gradire… è diventata virale una campagna di marketing per incrementare la vendita di automobili (di una casa automobilistica americana).

Ne dà notizia “USA Today” intitolando l’editoriale con: “God, guns and freedom”, cioè “Dio, armi e libertà”.

Secondo l’editoriale, Chatom Ford, un dealer di auto di Chatom – Alabama, per promuovere le vendite offre, oltre all’auto preferita, una bibbia, un’arma a 12 colpi ed una bandiera americana. Non per sempre però, solo dall’inizio della promozione fino al 31 luglio. L’annuncio ha già ricevuto 14mila like ed è quindi diventato, come si dice, virale.

Palmer definisce così la giustificazione per il suo approccio: “viviamo in una piccola comunità di 1200 persone. È una zona agricola. Le persone sono legate ai loro credo religiosi, hanno l’orgoglio di essere americani ed amano andare a caccia..”

Per minimizzare la questione delle armi, ha anche aggiunto che sarà indispensabile il certificato di idoneità di un venditore autorizzato per poter essere consegnate e l’età minima di 18 anni per poter usufruire dei benefici previsti.

“Finora è stato un successo, ha aggiunto il dealer, perché in 3 giorni abbiamo venduto 5 auto”. Un successo per la piccola cittadina, ma ha pure aggiunto che se il cliente volesse, potrebbe anche non prendere bibbia, bandiera ed arma.. “È solo un sostegno alla nostra comunità e rispettiamo tutti quelli che non sono d’accordo con il contenuto della nostra promozione”.

Una delle cose incredibili che succedono nel mondo, come sottolinea il detto “qui giace il buon senso”…

Nel secolo breve, il 20mo, pensavamo di aver visto di tutto. Guerre mondiali, olocausti, grandi dittature per tutti i gusti, nazismo, fascismo, stalinismo, eccidi come quelli dei Ximen Rouge, massacri di ogni specie e qualità.

Alla fine della guerra mondiale abbiamo, e la mia generazione sperato, in un mondo migliore, senza forti ideologie o credo religiosi, sperando in un mondo più laico, stati secolari, niente credo assoluti. Ma invece ci risiamo: con “God, guns and freedom”, con l’indifferenza per i poveri e meno fortunati, con discriminazioni dovunque. Nessuno si preoccupa dei Rohingya, degli Uiguri, dei siriani e quant’altri.

Per rimanere a casa nostra, in Europa, da notare l’indifferenza verso il fenomeno delle immigrazioni, ma di quale comunità europea solidale stiamo parlando?

Insomma, la mia generazione, che mondo si è costruito… God and guns! Appunto…

Vittorio Volpi