Salisbury, nella piana del Whiltshire, nel sud ovest dell’Inghilterra, sorge splendente nel sole di luglio. Il treno da Londra Waterloo giunge nell’alba rorida d’un mattino piovoso, ma sotto i raggi del sole già sorgente dalle nubi bigie, spicca argentea la guglia gotica della cattedrale. Uno spettacolo indimenticabile, la guglia, che s’erge, testimone di ottocento anni di storia inglese.

Costruita in soli cinquant’anni, fu prediletta nei soggetti di Constable, il pittore romantico che portò l’arte all’apice della sua epoca.

John Constable, Cattedrale di Salisbury

Sulla sua facciata, un centinaio di statue di santi e di martiri,

 

Nel suo interno, la splendida cappella con il fregio che corre tutt’intorno narrando la Bibbia dal Fiat Lux a Mosé, custodisce la seconda copia in Inghilterra, originale, della Magna Charta (ovviamente non fotografabile). Nel 2018 un uomo vi sparò. Ma il vetro, che fu così drasticamente “testato” resistette. Ed è tuttora conservato, con i suoi tre buchi da proiettile, nella cappella, a memoria di quell’attentato, non poi così insensato.

Salisbury racchiude segreti di storia, cultura, religione. E se vi prenderete qualche giorno, potrete vedere il vicino Stonehenge (a 16 km) e Old Sarum, una collina scavata e fortificata dai romani e dai sassoni (4km).