La probabile alleanza PLR-PPD è decisamente qualcosa di bizzarro.
Ma come, fino all’aprile scorso ve ne siete dette di cotte e di crude ed ora, proprio in prossimità di nuove elezioni, tutto d’un tratto scoprite che “la rivalità è sparita …” e che “occorre guardare lontano (a Berna?) perché abbiamo molti progetti in comune … ”Si può o si deve ridere? Ma guarda tu le coincidenze della vita; vuoi vedere che qualche seggiola traballa e allora, come qualcuno ha giustamente scritto, ecco le cosiddette “incoerenze convergenti”.

Caro Dadò , non ho capito nulla di questa tua virata, ma forse non c’è nulla da capire e tutto questo battage e questo “nuovo centro” (?) è vistosamente in funzione del famoso detto: cambiare tutto affinché non cambi nulla. In quest’occasione sarebbe meglio adattarlo e chiaramente dire: prima di tutto le seggiole, poi si vedrà … Ma dài, appare evidente a tutti che in questa nuova strategia PLR-PPD c’è qualcosa che non torna e che stride fortemente con la storia, le filosofie ed il passato di queste due comunque importanti formazioni politiche. Poi è chiaro, ora si darà incarico ai rispettivi “fidati” di partito di scrivere il meglio possibile di questa eventuale alleanza nella speranza che … Staremo a vedere.

Anche l’alleanza Lega-UDC è parecchio ibrida (con lo stesso scopo) ma almeno è partita prima delle elezioni cantonali e sta, pare, andando avanti. Personalmente non la vedo (Lega e UDC non sono per nulla la stessa cosa) ma questi non sono affari miei; non sarà comunque una passeggiata per loro in ottobre.

A sinistra c’è l’ammucchiata generale anche se, tra l’innalzamento dell’età pensionabile proposto da Berset e la riforma fiscale del Consiglio di Stato, sembrano già tutti in ordine sparso. Evvai!

Chi vivrà vedrà, attenzione però a quello che amava ripetere spesso l’ex consigliere di Stato, Benito Bernasconi: in politica uno più uno non fa mai due!

Donatello Poggi
già deputato in Gran Consiglio