C’è un giovane uomo, di 16 anni. C’è suo padre, di anni 46, Vicepremier e Ministro degli Interni. Non c’è la sua fidanzata, Francesca Verdini, di anni 26 (dieci più del figlio, vabbè). Sono a Milano Marittima, “sede” storica della Festa estiva della Lega, che si svolge ogni anno a Cervia, ma di giorno ci si diverte e si va in spiaggia al Papete a bere birrette.

Poi, il figlio del ministro chiede un divertimento un po’ “extra”. Non il canotto gonfiabile da adulti che pure il comune di MIlano Marittima eroga a modiche spese di noleggio, ma un qualcosa che “lo faccia sentire uomo”. E così sale sulla motovedetta d’acqua della polizia. Salvini concorda con un sorriso il tempo del giro, ed ecco: l’energumeno giovane nel pieno vigore della sua adulta età, si regge ben saldo con le cosce muscolose al sedile della motovedetta, abbracciando (con moderazione) il poliziotto che guida la vettura acquatica.

Ed ecco piovere le foto, ed in breve le polemiche, ed in breve le scuse. Non so se sia più ridicolo il vociare confuso che si potrebbe riassumere con il shakesperiano titolo “molto rumore per nulla”, o le goffe scuse di Salvini stesso “un errore da padre”. Fermiamoci un attimo. Sta parlando il padre di un tenero pargoletto del quale ha appena esaudito gli innocenti desideri d’infanzia, o un padre di un giovane ormai sulle soglie dell’età adulta, che con voce roca e membra maschili, ha voluto provare l’ebbrezza di sentirsi definitamente uomo?

Passiamo oltre. Non so se siano più ridicole, di tutto ciò, le difese dei militanti “un bambino che voleva giocare”. Si, con i lego.

Non so se siano più ridicoli, infine, gli avversari, che “si attaccano proprio a tutto” anziché vedere i veri problemi in cui versa l’Italia, in cui, per esempio, si preferisce difendere l’assassino per una sciarpina sugli occhi, anziché la vittima.

Foto: da Tgcom24