L’inaugurazione è fissata a sabato 2 maggio 2020
Un deciso contributo all’economia della Vallemaggia e alla cultura

Si avvia a conclusione anche la ristrutturazione della Casa degli Artisti nel nucleo del villaggio. Già designati dall’apposita giuria i cinque “artisti in residence” provenienti da vari Paesi, che soggiorneranno e lavoreranno nel CIS per sei mesi.

Il Centro Internazionale di Scultura a Peccia (Lavizzara, Vallemaggia, TI, CH) è una realtà. Nel mese di luglio sono terminati i lavori iniziati nel maggio 2018 e il Centro nella sua completezza è ben visibile all’ingresso del villaggio con il corpo centrale comprendente il padiglione espositivo, i laboratori, i servizi ed i cinque atelier disposti uno accanto all’altro nello scenario di questo magnifico angolo della Val Lavizzara. Quello che sembrava un sogno è diventato realtà, grazie all’impegno della Fondazione Internazionale per la Scultura, al concreto aiuto del Cantone e del Comune di Lavizzara, oltre che al sostegno di tanti amici, sostenitori, istituzioni e mecenati. Ora si attende l’inaugurazione ufficiale, fissata a sabato 2 maggio 2020 con la presenza di autorità e pubblico, la consegna degli atelier-laboratori ai cinque artisti selezionati per lavorarci e la grande mostra inaugurale affidata alle opere dell’artista messicano di fama internazionale Jose Dàvila, realizzate direttamente con i materiali della valle, lo gneiss e il marmo Cristallina, la pietra di Peccia. Dàvila in aprile ha fatto visita al Centro esprimendo il suo apprezzamento, ha visitato la cava di marmo, gli impianti di lavorazione della pietra in valle ed alcuni luoghi culturali del Ticino, quali il Monte Verità ad Ascona e la Fondazione Arp a Locarno-Solduno.

Fervono i lavori anche per la Casa degli Artisti nel nucleo del villaggio di Peccia. Si tratta di un’antica costruzione interamente ammodernata al suo interno, in modo da ricavare – grazie all’iniziativa di un mecenate – sei appartamenti con spazi comuni riservati agli artisti, che di anno in anno saranno in residenza al CIS. Sulla base di un concorso internazionale nel quale sono stati presentati ben 132 dossier provenienti da tutto il mondo, la giuria (composta da: Marie Therese Bätschmann, storica dell’arte; Aglaia Haritz, artista; Arie Hartog; Gerhard Marcks Haus, Brema; Lilian Hasler, scultrice e presidente Visarte Liechtenstein; Simona Martinoli, curatrice Fondazione Marguerite Arp, Locarno; Ivo Soldini, scultore; Christian Ruschitzka, scultore e professore all’università di Vienna) ha scelto i primi cinque borsisti per il periodo maggio-ottobre 2020. Si tratta di: Marina Bochert, 30 anni, Germania, vive e lavora a Düsseldorf; Zora Jankovic, 40 anni, Slovenia, vive e lavora a Berlino; Anto Jenson, 51 anni, India, vive e lavora a Uttar Pradesh; Shinroku Shimokawa, 39 anni, Giappone, vive e lavora a Stoccarda; Marie Strauss, 38 anni, Germania, vive e lavora a Berlino e in Messico.

La Fondazione viene sostenuta dagli “Amici del CIS”, un gruppo attualmente di oltre cento persone e che aumenta di anno in anno. A loro è dedicato un programma speciale tra cui, prossimamente, le visite guidate in anteprima al Centro Internazionale di Scultura e alla Casa degli Artisti previste nelle domeniche 11, 25 agosto e 1 settembre. Inoltre, allo scopo di rinsaldare i rapporti culturali con artisti e istituzioni, sabato 28 settembre avrà luogo una visita al Museo Vincenzo Vela di Ligornetto seguita dalla visita-incontro nell’atelier di Ivo Soldini, accompagnati dall’artista stesso. A tutti è esteso l’invito a diventare “Amici del CIS”. Basta annunciarsi al tel. nr. 091 755 13 04 o alla mail info@fondazionescultura.ch o visitando il sito www.centroscultura.ch

La storia del CIS, dalla prima idea alla conclusione dei lavori
L’idea di un Centro Internazionale di Scultura a Peccia, attrezzato per l’attività artistica, nasce negli anni ‘90 sulla constatazione di un diffuso bisogno di spazi e di infrastrutture, che permettano di realizzare opere nell’ambito delle arti del tridimensionale. Un primo concetto di massima viene elaborato tra il 2000 e il 2001. Dopo un’attenta messa a fuoco e un primo progetto architettonico da parte degli arch. Michele e Francesco Bardelli di Locarno, i promotori ottengono nel 2010 il sostegno dell’Ufficio dello Sviluppo Economico (USE) del Cantone Ticino con il quale si formalizza un primo modello imprenditoriale e un primo piano finanziario. Su queste basi, nel 2011 si costituiscono la Fondazione Internazionale per la Scultura (FIS), il Patronato a sostegno della Fondazione e il Comitato Artistico.

Preso atto dello sviluppo del progetto, viene sottoposta al Consiglio di Stato la richiesta di un sostegno finanziario nel quadro del decreto legislativo concernente lo stanziamento di fondi per attuare misure di politica regionale cantonale complementari alla politica regionale della Confederazione. Il Gran Consiglio ticinese approva il progetto e ne decreta il finanziamento nella misura del 50%, alla condizione che il restante venga raccolto dalla Fondazione, la quale immediatamente avvia la raccolta fondi per realizzare il Centro e dar quindi seguito al suo scopo statutario. Ricordiamo che lo scopo della Fondazione è “costruire e gestire il Centro Internazionale di Scultura a Peccia per promuovere la forma artistica tridimensionale, in particolare il sostegno delle attività artistiche che utilizzano il marmo di Peccia o altri materiali, il sostegno di artiste e artisti attivi in quest’ambito e altre attività connesse con lo scopo”.

A fine 2015, quando risulta chiaro che non è possibile raggiungere la somma inizialmente prevista, si adegua il progetto architettonico alle effettive disponibilità finanziarie, senza tuttavia intaccarne l’idea di base. Il risultato ottenuto in questo processo di adeguamento del progetto – a detta della FIS – è non solo soddisfacente, ma per certi versi migliore rispetto alle proposte contenute nei primi studi. Seguono il parere favorevole del Consiglio di Stato e la licenza edilizia dal Comune di Lavizzara, con l’inizio dei lavori di costruzione nel maggio 2018 e il termine nell’estate 2019.