Lo stesso, purtroppo (viene evocato il comportamento degli impiegati di banca, rispettosi delle norme svizzere), non si può dire dell’azione politica dell’UDC, da primo accusatore di Widmer-Schlumpf a nuovo avvocato difensore degli interessi di Stati esteri. Oppure anche Maurer, insieme al giudice del Tribunale federale in quota UDC Yves Donzallaz, verrà scaricato in malo modo? (dal CdT odierno)

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L’on. Ferrara attacca l’UDC, il nemico “non atavico” ma nuovo, e fa bene. Al suo posto lo farei anch’io. Attacca Ueli Maurer, presidente della Confederazione, per aver permesso il ricorso dell’Amministrazione federale delle contribuzioni contro una sentenza favorevole a UBS (caso notissimo, esito catastrofico).

Ma la sua argomentazione ha un punto debole, che salta all’occhio. È infatti altamente improbabile (per non dire escluso) che Maurer abbia preso una decisione così grave da solo, senza l’avallo dei suoi colleghi di governo.

In ogni caso viviamo tempi di follia, tutti possono esserne colpiti, anche gli UDC. 

Da anni abbiamo un consiglio federale che vede la salvezza della nazione e dello stato nel cedimento. La chiamano “strategia”, “tattica”, “elasticità”, “senso svizzero del compromesso” ma, volendo, ci sarebbero anche altri nomi, più appropriati.

Natalia dice le stesse cose che dice un altro candidato. Sembra che si sia formato un tandem, legato da un forte feeling, i cui componenti corrono però in gare separate: Ferrara Merlini. Potrebbero essere entrambi eletti, oppure uno solo dei due, oppure nessuno. Si vedrà. Il futuro è nella mente di Giove.